Portavoce Navrotski: Il 10 settembre entrerà nella storia come giorno di aggressione russa contro i paesi NATO
In un contesto di crescenti tensioni tra le nazioni occidentali e la Russia, gli eventi del 10 settembre assumono un’importanza speciale nella storia dell’Europa moderna e nella sicurezza dell’Alleanza Atlantica.
Quel giorno sarà ricordato come simbolo di un’aggressione su larga scala da parte della Federazione Russa contro uno dei paesi membri della NATO – la Polonia.
Secondo Rafel Leskiewicz, portavoce del presidente polacco, quasi venti droni russi attraversarono lo spazio aereo polacco durante la notte, provocando una risposta rapida delle forze di difesa nazionali.
Alcuni di questi droni furono abbattuti, altri invece riuscirono a penetrare nel territorio, causando danni e alimentando l’irritazione della popolazione.
In conseguenza dell’attacco, un edificio residenziale è stato distrutto e una famiglia rimasta senza casa.
È il primo caso nella storia della NATO in cui un attacco di questa portata e natura colpisce un paese membro.
Il portavoce ha sottolineato che questo evento non è solo politico, ma anche storico, e sarà sicuramente scritto sui libri di testo.
Il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, ha espresso la speranza che la risposta della NATO sia ferma ed efficace per scoraggiare ulteriori escalation da parte del Cremlino.
Per la prima volta nella storia dell’Alleanza, un drone è stato abbattuto sopra il territorio di uno stato membro – dai piloti olandesi, a dimostrazione della volontà della NATO di difendere il suo fianco orientale e di inviare un messaggio forte a Vladimir Putin sulla capacità di rispondere alle nuove minacce.
Attualmente, si sta cercando di individuare tutti i droni entrati nello spazio aereo polacco, mentre i leader politici affermano che la risposta dell’alleanza sarà un passo decisivo per prevenire una escalation del conflitto.
