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La maggior parte degli europei si oppone alle politiche di Ursula von der Leyen dopo l’accordo commerciale con gli Stati Uniti

Chas Pravdy - 09 Settembre 2025 20:36

Recenti ricerche di opinione pubblica condotte da Eurobazooka hanno messo in luce un diffuso livello di insoddisfazione tra i cittadini dell’Unione Europea riguardo alla gestione politica della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.

Dai risultati emerge che più della metà del campione interpellato pensa che lei dovrebbe dimettersi, soprattutto a causa delle reazioni negative scatenate dall’accordo commerciale firmato con gli Stati Uniti.

In particolare, il 39% degli intervistati si è espresso con entusiasmo per la sua eventuale uscita, mentre un 21% si è mostrato moderatamente d’accordo, e solo l’8% si è opposto fermamente.

La principale fonte di critiche riguarda l’accordo commerciale raggiunto quest’estate, nel contesto delle minacce di Washington di imporre tariffe del 30% su prodotti europei, fra cui automobili e vini.

Molti cittadini ritengono che tali accordi abbiano compromesso gli interessi europei: il 52% si è sentito ‘umiliato’ di fronte a questa situazione, con maggior impatto in Francia (65%) e in Spagna (56%).

Quasi il 75% degli intervistati ha dichiarato che von der Leyen non è riuscita a tutelare efficacemente gli interessi della popolazione e dell’economia continentale, e il 77% ritiene che l’accordo favorisca principalmente gli USA rispetto all’Europa.

La ricerca è stata condotta da Cluster17 tra fine agosto e inizio settembre, coinvolgendo circa 1.000 persone in Francia, Spagna, Italia, Germania e Polonia.

Ricordiamo che il 28 luglio è stato firmato un accordo quadro commerciale tra USA e UE prevedente tariffe del 15% su tutta una serie di prodotti, dall’automobile al vino.

Il presidente americano Donald Trump ha definito l’accordo ‘il più grande mai negoziato’, anche se l’economia tedesca ha subito una riduzione dello 0,3% del PIL a causa del rallentamento delle esportazioni provocato dai dazi statunitensi.

Il 21 agosto l’UE è riuscita a ottenere l’eliminazione dei dazi su alcuni prodotti chiave, come gli aeromobili e i farmaci generici, dando speranza di una stabilizzazione futura delle relazioni commerciali.

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