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Zelensky critica severamente il vertice in Alaska: Putin ha ottenuto ciò che desiderava, mentre l’Ucraina è stata esclusa

Chas Pravdy - 08 Settembre 2025 01:38

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista recente con ABC News, ha espressamente manifestato le sue profonde preoccupazioni e delusioni riguardo ai risultati dell’incontro tra i leader di Stati Uniti e Russia svoltosi in Alaska.

Secondo le sue dichiarazioni, questo vertice si è rivelato un vero e proprio successo per Vladimir Putin, il quale ha cercato a lungo di ottenere un incontro diretto con il presidente americano Donald Trump.

Il leader ucraino ha evidenziato che l’assenza dell’Ucraina da questo evento è stata evidente, generando una percezione completamente diversa della situazione.

“È triste che l’Ucraina sia stata esclusa da questo forum, perché, secondo me, il presidente Trump ha in realtà consegnato a Putin ciò che lui desiderava da molto tempo — la possibilità di incontrarsi di persona con il presidente degli Stati Uniti e presentare questo incontro come un successo diplomatico e propagandistico.

Questo aumenta la tensione e rende più difficile per l’Ucraina difendersi dall’aggressione russa,” ha sottolineato Zelensky.

Riguardo alle sanzioni e alla politica energetica, ha evidenziato l’importanza di aumentare la pressione sulla Russia, sospendendo in particolare gli acquisti di risorse energetiche russe.

“Tutti capiamo che sono necessarie sanzioni supplementari e ridurre i legami economici con la Russia, poiché le armi principali del Cremlino oggi sono le risorse energetiche.

Sono strumenti che la Russia utilizza per prolungare la guerra e creare ulteriori difficoltà all’Ucraina.

Tutti i nostri sforzi devono concentrarsi sulla riduzione di questa influenza,” ha affermato.

Per quanto riguarda possibili negoziati con Putin, Zelensky ha affermato che il presidente russo pone condizioni inaccettabili e gioca i suoi giochi con gli Stati Uniti.

“Putin può venire a Kyiv, ma io non posso andare a Mosca mentre le città ucraine sono sotto attacco quotidiano.

Non posso recarmi nel paese aggressore, che viene distrutto dalla sua stessa guerra.

È ovvio e lui lo capisce molto bene,” ha concluso il presidente ucraino.

Ha anche aggiunto che la proposta di incontrarsi a Kyiv rimane valida, a condizione che si svolga in un formato neutro o bilaterale.

“La mia posizione resta invariata — sono disponibile a qualsiasi negoziato, ma non a Mosca.

L’incontro può essere bilaterale o multilaterale; l’importante è che avvenga in un ambiente più sicuro e neutro,” ha concluso Zelensky.

In questo contesto, l’Ucraina continua ad affrontare minacce costanti da parte della Russia.

Il 7 settembre, la Russia ha condotto il suo attacco più massiccio dall’inizio dell’invasione su larga scala, impiegando oltre 800 droni di vario tipo e 13 missili.

Le difese ucraine hanno distrutto o neutralizzato quasi 750 obiettivi, ma gli attacchi hanno causato quattro vittime e oltre quaranta feriti.

Questo evento ha evidenziato come la guerra continui a rappresentare una grave minaccia, sottolineando la difficile situazione che il paese deve affrontare ancora oggi.

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