Le autorità governative mostrano ai diplomatici stranieri i danni causati dagli attacchi russi al palazzo del Consiglio a Kiev
A Kiev, i rappresentanti del governo hanno illustrato ai funzionari diplomatici stranieri l’entità delle devastazioni provocate dai raid aerei russi, segnando uno degli attacchi più gravi dall’inizio dell’invasione su vasta scala.
Presenti 60 capi delle missioni diplomatiche accreditate in Ucraina hanno potuto osservare da vicino le crepe e i fori apparsi sulla facciata e all’interno dell’edificio del Consiglio, conseguenza delle violente offensive nemiche.
Attualmente, sono in corso lavori di riparazione, con particolare attenzione alla copertura urgente del tetto danneggiato, primo passo verso la ricostruzione delle infrastrutture distrutte.
La prima ministra Yulia Sviridenko ha sottolineato che questa offensiva rappresenta una nuova fase nelle tattiche russe, che dopo aver colpito obiettivi critici si rivolge ora direttamente alle istituzioni governative.
Ella ha descritto l’attacco come un segnale inequivocabile che la Russia rifiuta la pace e ridicolizza apertamente gli sforzi diplomatici della comunità internazionale.
Sviridenko ha evidenziato come questa sia una guerra esistenziale, poiché le zone colpite includono l’omicidio di una neonata di due mesi e di una giovane madre, un tragico esempio della crudeltà di una aggressione pianificata contro civili, incluso il futuro del Paese.
Ha espresso gratitudine ai diplomatici presenti, la cui presenza questa mattina rappresenta un forte segnale di solidarietà e sostegno nella battaglia per la sopravvivenza e l’indipendenza dell’Ucraina.
