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Israele si prepara a un’ampia offensiva su Gaza: una nuova fase di aggressione e un appello alla capitolazione di Hamas

Chas Pravdy - 08 Settembre 2025 18:00

Gli sviluppi recenti nel conflitto israelo-palestinese indicano un’escalation delle tensioni e un intensificarsi delle operazioni militari.

Secondo rapporti di agenzie internazionali, l’8 settembre Israele pianifica di lanciare una massiccia ondata di bombardamenti contro la Striscia di Gaza, definendola un «raffica potente».

Tel Aviv intende inviare un messaggio chiaro ai militanti di Hamas: la loro resistenza potrebbe portare alla distruzione totale dell’enclave se rifiutano di soddisfare le richieste di liberare tutti gli ostaggi e di arrendersi.

I residenti riferiscono che l’aviazione israeliana ha già colpito alcuni obiettivi a Gaza, eliminando vecchie veicoli corazzati presenti nelle strade e mirando a infrastrutture critiche.

Nel frattempo, Hamas ha annunciato di essere al vaglio dell’ultima proposta di cessate il fuoco degli Stati Uniti, presentata il 7 settembre.

Il presidente Donald Trump ha definito questa proposta come l’«ultima possibilità» per gli estremisti di evitare la totale distruzione.

Fonti indicano che gli Stati Uniti chiedono l’immediato rilascio di tutti i 48 ostaggi — vivi e morti — entro il primo giorno di cessate il fuoco, durante il quale si svolgeranno negoziati per porre fine al conflitto.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha lanciato un ultimatum deciso agli operativi di Hamas e ai loro sostenitori, chiedendo di considerare questa come l’ultima chance.

«Oggi, il cielo sopra Gaza sarà scosso da potenti colpi, e le torri della paura tremoleranno.

Questo è l’ultimo avvertimento: liberate gli ostaggi e deporre le armi, altrimenti Gaza sarà distrutta e voi annientati», ha scritto sul social X.

Le forze di difesa israeliane proseguono nella loro campagna militare, avanzando più profondamente nella regione di Gaza e colpendo diversi obiettivi strategici, tra cui un edificio residenziale di dodici piani nel centro della città.

Prima di queste operazioni, le autorità israeliane hanno invitato i residenti e centinaia di rifugiati in tende a evacuare l’area per evitare altre vittime civili.

Il ministro degli Esteri Gidon Sa’ar ha dichiarato che Israele è pronto ad accettare il piano di cessate il fuoco proposto dagli Stati Uniti, che prevede la resa totale di Hamas e la liberazione degli ostaggi.

La tensione rimane alta, mentre le azioni di entrambe le parti continuano a sconvolgere la comunità internazionale con la loro intensità e determinazione.

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