Elezioni in Ungheria 2026: Orbán avverte sul possibile caos e su una scelta politica tra indipendenza e adesione all’UE
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán è tornato a fare parlare di sé con dichiarazioni provocatorie riguardo alle imminenti elezioni parlamentari previste per aprile 2026.
Sottolinea che la decisione degli elettori in questa occasione avrà un impatto decisivo sul futuro del paese, sostenendo che il voto pubblico potrà favorire il proseguimento della sua politica di indipendenza da Bruxelles oppure trascinare la nazione in una crisi politica e in un collasso economico.
Orbán insiste nel voler preservare la sovranità nazionale, mettendo in guardia contro il caos che potrebbe scoppiare in caso di vittoria delle forze pro-europee.
Conosciuto per il suo linguaggio euroscettico e in carica dal 2010, discute di due possibili vie strategiche: una che implica l’allineamento alle politiche dell’Unione Europea, che egli definisce come una “catastrofe”, e l’altra – il mantenimento dell’indipendenza come via per garantire stabilità e crescita.
Questi appuntamenti elettorali sono probabilmente i più difficili per lui negli ultimi anni, considerando anche la stagnazione economica e l’alta inflazione, che si attesta al 6,5%, livello record nell’UE.
Per mantenere il sostegno degli elettori, ha promosso misure come agevolazioni fiscali per le famiglie, buoni alimentari per i pensionati e prestiti a tasso agevolato per i primi acquirenti di abitazioni.
Parallelamente, il governo ha spesso avuto conflitti con l’UE su politiche migratorie, diritti LGBT, indipendenza della magistratura e sul supporto limitato all’Ucraina dopo l’invasione russa del 2022.
Il principale avversario di Orbán è l’ex primo ministro Péter Mádyar, a capo di un nuovo partito di centrodestra chiamato “Tisa”, che attualmente supera Fidesz nei sondaggi.
Mádyar ha riconosciuto apertamente la Russia come aggressore, ma si è opposto a una rapida adesione dell’Ucraina all’UE, affermando che il paese attraversa molte crisi contemporaneamente, dall’aumento del costo della vita alla perdita di fiducia nelle istituzioni democratiche.
In caso di vittoria, promette di sbloccare miliardi di euro di fondi europei congelati, di combattere la corruzione, di introdurre una tassa sulla ricchezza e di ridurre le imposte per i cittadini con basso reddito.
L’obiettivo è fare dell’Ungheria di nuovo un membro attivo, affidabile e costruttivo dell’Unione Europea e della NATO, promuovendo il dialogo e la cooperazione.
Recentemente sono state diffuse foto di una residenza di lusso di Orbán a Hatvanpusty, dotata di un giardino di palme e di uno zoo privato, provocando scandalo.
Il premier ha giustificato questa proprietà come una fattoria di famiglia per i suoi genitori.
