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Controversia sul presunto viaggio di Kuleba in Polonia: restrizioni governative e atti diplomatici

Chas Pravdy - 08 Settembre 2025 21:32

Gli ultimi giorni nei media ucraini sono stati dominati da discussioni riguardanti la misteriosa presunta uscita dall’Ucraina dell’ex ministro degli Esteri Dmytro Kuleba verso la Polonia.

Secondo il quotidiano italiano Corriere della Sera, il politico avrebbe lasciato il paese di notte, dopo aver appreso della decisione del governo di vietare ai ex diplomati di lasciare l’Ucraina durante uno stato di emergenza o guerra.

Questa restrizione ha suscitato ampio dibattito e attenzione mediatica.

Kuleba, da parte sua, smentisce categoricamente queste notizie, affermando che non è fuggito dal suo paese.Fonti contattate telefonicamente hanno spiegato che l’ex diplomatico ha sottolineato che la sua partenza era motivata da incarichi internazionali — si trovava a Cracovia per partecipare a diverse conferenze sulla sicurezza, difesa e lezioni apprese durante la guerra in Ucraina.

Kuleba ha chiarito che il governo intende limitare la libertà di movimento degli ex diplomatici, in particolare quelli con il rango di «ambasciatore straordinario e plenipotenziario», allo scopo di prevenire la diffusione di informazioni che possano contraddire la posizione ufficiale del governo.Le circostanze reali della sua partenza sollevano dubbi sulle supposizioni di pressioni o persecuzioni, poiché la segreteria stampa di Kuleba ha confermato che le notizie diffuse dai media sono inesatte.

Essi hanno precisato che la decisione governativa riguarda solo gli ex diplomati che hanno terminato il servizio dopo la delibera del 3 settembre.

Kuleba era in missione fino alla pubblicazione del decreto e pianifica di tornare in Ucraina il 20 settembre per partecipare a un evento pubblico a Kiev.Dopo l’approvazione della delibera del Consiglio dei Ministri №1089, che disciplina i passaggi di confine durante uno stato di guerra o di emergenza, è stato confermato che lo status diplomatico rimane valido per gli ambasciatori attivi, mentre le restrizioni si applicano solo a coloro che hanno concluso il servizio diplomático.

Questa misura mira a mantenere un equilibrio tra le preoccupazioni di sicurezza nazionale e i doveri diplomatici internazionali.

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