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Una Nuova Era nella Politica Estera del Regno Unito: Yvette Cooper di fronte alle Sfide Globali

Chas Pravdy - 06 Settembre 2025 05:38

Il Dipartimento degli Esteri del Regno Unito ha nominato una nuova leader dinamica — Yvette Cooper — che presto sarà al centro di eventi internazionali di grande rilevanza.

Si troverà ad affrontare sfide importanti, tra cui la presidenza dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dove Londra intende prendere una decisione storica per il riconoscimento dello Stato di Palestina.

Questo passo rappresenterà un segnale cruciale per la comunità internazionale e testimonierà l’evoluzione della politica estera britannica.

Inoltre, la nuova ministra concentrerà i suoi sforzi sulla crisi in Ucraina, ancora uno dei temi più caldi nelle relazioni internazionali, e sull’aumento delle tensioni in Medio Oriente.

Un’analisi della BBC indica che la nomina di Cooper riflette instabilità e cambiamenti rapidi nelle alte sfere della diplomazia britannica.

Negli ultimi cinque anni, almeno sei politici hanno ricoperto il ruolo di capo della diplomazia, il che dimostra una certa turbolenza e la necessità per le nuove leadership di adattarsi rapidamente alle sfide del contesto mondiale.

Cooper porta con sé una pluriennale esperienza in affari internazionali, inclusi viaggi in Iraq dove ha cercato di affrontare problemi complessi come la migrazione illegale.

Tuttavia, i suoi contatti a Washington sono notevolmente più deboli rispetto a quelli del suo predecessor, David Lami, che aveva stretti rapporti con le principali autorità americane.

Le sfide che dovrà affrontare includono la guerra in Ucraina, l’escalation nel Medio Oriente e i dibattiti interni sulle politiche migratorie.

Come diplomatica emergente, dovrà fissare rapidamente un’ottica strategica e rafforzare la cooperazione internazionale affinché il Regno Unito mantenga un ruolo influente sulla scena globale.

La carriera politica di Cooper ebbe inizio nel 1997, dopo la vittoria del Labour.

Ha ricoperto diverse posizioni di rilievo nei gabinetti di Tony Blair e Gordon Brown e, in opposizione, ha lavorato nei team shadow di Ed Miliband e Jeremy Starm.

Nel 2015, ha partecipato alle primarie per la leadership del Labour, senza successo rispetto a Jeremy Corbyn.

Con il ritorno al governo dei Labour nel 2024, Cooper ha assunto una posizione strategica nel settore dell’immigrazione, gestendo le traversate illegali della Manica e le proteste presso gli hotel per rifugiati.

È stata anche responsabile delle questioni di sicurezza e lotta al terrorismo.

Nel frattempo, il Regno Unito ha allentato le restrizioni sui visti per i rifugiati ucraini, dimostrando il suo sostegno in questo momento difficile di guerra, e ha reindirizzato oltre un miliardo di sterline di fondi russi congelati a supporto militare dell’Ucraina.

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