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Intrighi politici intorno al ritorno di Fedor Khistenko: negoziati sottobanco e potenziali ripercussioni sulla lotta alla corruzione

Chas Pravdy - 06 Settembre 2025 17:37

Recentemente, si è sviluppata in Ucraina una saga politica complessa e tesa riguardante il rientro del deputato della IX legislatura, Fedor Khistenko, arrestato con l’accusa di tradimento dello Stato.

Secondo fonti attendibili, il suo rientro non è avvenuto tramite le consuete procedure di estradizione, bensì grazie a un compromesso politico negoziato tra alte cariche di Kiev e gli Emirati Arabi Uniti.

Questa vicenda ha suscitato molte supposizioni e teorie, poiché si sostiene che la sua consegna sia stata effettuata con il consenso delle autorità di sicurezza, allo scopo che Khistenko collaborasse con le autorità ucraine, in particolare testimoniando contro il detective di NABU, Ruslan Magamedrasulov, attualmente detenuto nel carcere della SBU.Una situazione quanto meno inconsueta resa possibile grazie a negoziati diplomatici di alto livello e all’intervento di figure influenti.

Secondo alcune fonti, il processo è stato supervisionato da Rustem Umerov, su incarico del presidente Zelensky, e ha visto anche il coinvolgimento diretto del vice capo della SBU, Oleksandr Poklad, che avrebbe monitorato personalmente l’intera operazione.

Ora, Khistenko si sta preparando a testimoniare contro Magamedrasulov, il che potrebbe aprire nuove strade nella lotta contro gli agenti filo-russi infiltrati nelle strutture di sicurezza ucraine.Le premesse di questa vicenda risalgono allo scorso 6 settembre, quando le autorità ucraine hanno arrestato Khistenko a Kyiv.

Le indagini suggeriscono che sia stato reclutato dai servizi FSB molto prima dell’inizio dell’invasione russa su larga scala e che abbia contribuito attivamente alla promozione degli interessi di Mosca in Ucraina.

È stato inoltre accertato che Khistenko ha istituito un «meccanismo efficace di influenza» sui vertici di alcune agenzie di sicurezza civili, comportando un grave rischio per la sicurezza nazionale.Già a luglio si era diffusa la notizia, data dalla SBU, di aver scoperto e arrestato un deputato filorusso appartenente al partito vietato OPZzh, collegato a agenti FSB.

È noto anche che Khistenko mantenesse contatti con agenti russi e che lavorasse al potenziamento dell’influenza di Mosca nelle strutture di sicurezza ucraine.

Questi sviluppi evidenziano la complessità della situazione e le possibili conseguenze per la stabilità politica e la sicurezza del paese.

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