Gli agricoltori polacchi bloccano il confine con l’Ucraina a causa della crisi cerealicola e delle preoccupazioni per la radiazione di Černobyl
La situazione al confine tra Polonia e Ucraina si sta aggravando, con gli agricoltori polacchi che hanno avviato una protesta di ampia portata, bloccando il punto di passaggio principale di Medyka-Shyshchynka.
Questa misura nasce come risposta a problemi più profondi che affliggono il settore agricolo polacco, in particolare la crisi delle forniture di grano e la diffusione di voci secondo cui il mercato ucraino potrebbe essere contaminato da grano radioattivo proveniente da Černobyl.
La protesta, iniziata sabato, ha provocato notevoli disagi nei traffici internazionali, con il blocco delle principali vie di transito e il ritardo nelle operazioni di import-export.
Gli agricoltori chiedono un intervento immediato delle autorità per chiarire la situazione e bloccare l’introduzione di prodotti potenzialmente pericolosi.
Attualmente, oltre 680 camion sono in coda per entrare in Ucraina, mentre circa 100 sono già stazionati in aree di sosta appositamente allestite per le verifiche.
La tensione cresce, alimentata anche dalla diffusione di un appello sui social network che invita a sostenere i manifestanti e a condannare l’inerzia delle istituzioni.
La crisi rappresenta una seria minaccia anche per la stabilità delle forniture alimentari, per i prezzi di mercato e per la sicurezza delle frontiere.
La risoluzione diplomatica della disputa è ora più urgente che mai, al fine di evitare un’escalation che potrebbe danneggiare irrimediabilmente le relazioni tra i due Paesi e compromettere la stabilità regionale.
