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Droni ucraini colpiscono l’impianto petrolifero di Ryazan: conseguenze e reazioni ufficiali

Chas Pravdy - 05 Settembre 2025 08:35

La scorsa notte ha segnato un’ulteriore escalation della tensione ai confini tra Russia e Ucraina, quando sistemi di droni ucraini sono riusciti a colpire un importante impianto nella regione di Ryazan — la raffineria di petrolio di Ryazan.

Questa eccezionale operazione è stata confermata dai rappresentanti del Centro di Contro-Disinformazione presso il Consiglio di sicurezza nazionale ucraino e da fonti locali che riferiscono di incendi scoppiati nell’area dell’impianto.

Secondo Andriy Kovalenko, responsabile del centro, questo attacco è stato un’azione attentamente pianificata dalle forze ucraine, mirata ad aumentare la pressione informativa e a dimostrare le capacità dei sistemi senza pilota.

Testimoni e residenti locali descrivono un enorme incendio che ha coinvolto parte dell’impianto, mentre le autorità assicurano che la situazione sia sotto controllo.

Il governatore regionale, Pavel Malkov, ha dichiarato che almeno otto droni sono stati abbattuti mentre tentavano di penetrare nello spazio aereo della regione.

Ha inoltre precisato che, per ora, non sono state registrate vittime né danni significativi a abitazioni o infrastrutture, e i resti dei droni abbattuti sono stati recuperati per l’analisi e la messa in sicurezza della zona.

Non si tratta del primo episodio di questo genere: il 2 agosto sono stati segnalati attacchi analoghi nella stessa regione, interessando infrastrutture critiche e obiettivi militari nelle oblast di Penzenskaya e Samar.

Le immagini di testimoni mostrano una enorme colonna di fuoco che si leva dall’impianto di proprietà di Rosneft.

Questi ripetuti attacchi evidenziano un rafforzamento delle tensioni militari e informative tra Kyiv e Mosca, mentre le autorità lavorano per gestire le conseguenze e migliorare la sicurezza nella regione.

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