Fallimento della riforma terrioriale e svolta inaspettata nella riforma della governance locale: cosa c’è dietro il fallimento della proposta di legge n. 13150
Il panorama politico e legale attuale in Ucraina ha nuovamente portato il processo di riforma del sistema di governo locale in una situazione di stallo totale.
La proposta di legge n.
13150, concepita per apportare modifiche sostanziali alla legislazione allo scopo di migliorare la legalità delle attività degli organi locali e garantire maggiore trasparenza nelle loro decisioni, non ha ricevuto il supporto necessario nel Parlamento ucraino.
Questo fallimento ha complicato notevolmente gli sforzi di decentralizzazione e ha evidenziato una crisi nel sostegno alle riforme fondamentali del Paese.
Vitaliy Bezgin, principale promotore e capogruppo del sotto-commissariato alla Verkhovna Rada, ha spiegato che l’insuccesso della votazione è attribuibile a vari fattori: comunicazione inefficace tra le varie forze politiche, forti dissidi politici e difficoltà nel raggiungere un consenso tra le diverse fazioni.
Tra gli ostacoli principali vi era l’opposizione dell’Associazione delle città dell’Ucraina, che si è rifiutata di supportare l’idea di un registro unico delle decisioni degli enti locali.
Bezgin ha sottolineato che le procedure caotiche usate per promuovere la legge e l’assenza di un consenso complessivo hanno portato alla sua battuta d’arresto.
Inoltre, le crisi politiche e i conflitti interni ostacolano la capacità di prendere decisioni costruttive, rendendo improbabile, nel breve periodo, l’attuazione di riforme sistemiche nel settore dell’amministrazione locale.
La limitata capacità del parlamento di avanzare in queste riforme evidenzia come le grandi trasformazioni strutturali della decentralizzazione siano segnate da sfide considerevoli, dovute anche all’instabilità politica e alla comunicazione inefficace.
Questo costringe il governo e le autorità supreme a cercare nuove vie per sviluppare iniziative legislative che possano armonizzare gli interessi delle associazioni regionali e degli esperti.
Bezgin ha sottolineato l’importanza di elaborare un nuovo progetto di legge condiviso, che soddisfi tutte le parti coinvolte, comprese le associazioni regionali e gli esperti del settore.
Tuttavia, ha aggiunto che, data l’attuale instabilità politica e la diffusa sfiducia, una riforma sistemica rapida appare improbabile; sono più realistiche soluzioni legislative parziali e di compromesso, che affrontino le sfide più urgenti di governance e di infrastrutture decentralizzate.
Questa situazione mette in evidenza l’urgenza di mantenere la stabilità e l’efficienza delle strutture amministrative, mentre si affrontano le sfide derivate dal conflitto e dalla crisi economica.
In conclusione, il fallimento della proposta di legge n.
13150 ha evidenziato ancora una volta la complessità e le contraddizioni del processo di riforma ucraino, che richiede non solo iniziative legislative, ma anche un dialogo costruttivo tra tutte le branche del potere, le autorità regionali e la società civile.
