Gli Stati Uniti Rendono Pubblici i Primi Documenti declassificati sul Caso Epstein
In un passo di grande rilevanza verso la trasparenza, gli Stati Uniti hanno ufficialmente reso pubblici i primi documenti relativi al caso Jeffrey Epstein, uno dei più discussi e scandali degli ultimi anni.
La Commissione di supervisione e riforma del governo della Camera dei Rappresentanti ha pubblicato un primo insieme di file che comprende oltre 33.000 pagine di documenti ottenuti dal Dipartimento di Giustizia americano.
Questa decisione si pone in risposta alle pressioni di pubblico e dei membri del Congresso, che chiedono la divulgazione completa di tutte le informazioni possibili per fare luce sulla vasta rete di delitti collegati all’ex finanziere e condannato per reati sessuali Jeffrey Epstein.
Tra i materiali pubblicati si trovano sentenze, video di telecamere di sicurezza nelle prigioni e nell’abitazione privata di Epstein in Florida, oltre a registrazioni audio di interviste con la sua complicissima Ghislaine Maxwell, realizzate quest’anno.
È importante notare che molte di queste informazioni erano già accessibili al pubblico in precedenza, ma la pubblicazione ufficiale permette ora a un pubblico più ampio di consultare i dati in modo sistematico.
Il presidente della commissione, il repubblicano James Comer, ha sottolineato che dal novembre scorso, da quando sono iniziati i lavori di divulgazione, i repubblicani hanno continuato a premere affinché tutto il materiale venga reso accessibile più rapidamente.
Il rappresentante democratico Robert Garcia ha invece evidenziato che si stanno adottando strategie dilatorie mirate a rallentare l’indagine e a favorire motivi politici.
Le tensioni all’interno del Partito Repubblicano si sono acutizzate, poiché alcuni membri chiedono azioni più decise per la rapida pubblicazione di tutti i documenti ancora riservati.
Martedì, il deputato repubblicano Thomas Massey ha presentato una proposta di legge per imporre un voto sul rilascio di ulteriori documenti relativi a Epstein.
Per approvare questa iniziativa sono necessari almeno 218 voti, tra cui il sostegno di cinque repubblicani.
Il portavoce della Camera, Mike Johnson, ha dichiarato che questa iniziativa ha già perso di senso, poiché il comitato sta continuando le indagini e la pubblicazione dei materiali.
“Abbiamo già raccolto oltre 34.000 documenti su Epstein, e questo è solo l’inizio: ci stiamo muovendo con cautela per garantire giustizia a tutti coloro che sono coinvolti nei crimini di Epstein e nelle coperture, e per proteggere le vittime innocenti”, ha affermato Johnson.
Nel frattempo, si prevede che verranno resi pubblici anche altri documenti, tra cui un famoso “libro degli ospiti” che potrebbe contenere messaggi di Donald Trump, come riportato da alcuni media come il Wall Street Journal.
Il presidente del comitato ha ribadito che anche questi materiali saranno resi accessibili.
Questa rivelazione rappresenta un passaggio cruciale nella lotta contro l’opacità e l’impunità che hanno caratterizzato il caso per tanti anni, aprendo nuove prospettive per future indagini e per una giustizia più equa.
