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Analisi approfondita delle dichiarazioni di Putin in Cina: manipolazioni, obiettivi e conseguenze

Chas Pravdy - 03 Settembre 2025 19:42

La visita di Vladimir Putin in Cina è stata non solo una dimostrazione di stretti legami diplomatici tra due grandi potenze, ma anche una piattaforma per lanciare una serie di dichiarazioni filo-russe volte a plasmare nuove narrazioni internazionali sul conflitto in Ucraina.

Dopo aver concluso la parte ufficiale della visita, il leader del Kremlin ha pronunciato una serie di affermazioni sia nette che molto controverse riguardo al conflitto nell’est dell’Ucraina, cercando di convincere il mondo delle sue capacità di risolvere la crisi tramite la diplomazia o con la forza, nel caso le negoziazioni fallissero.

Dietro queste parole si nasconde un’ondata di propaganda: Mosca mira a presentare la propria aggressione come una difesa dei popoli di lingua russa e a legittimare le proprie azioni attraverso la partecipazione alla Shanghai Cooperation Organization (SCO).

L’analisi di queste dichiarazioni rivela che le strategie di guerra informativa del Kremlin restano immutabili — giustificando incessantemente le proprie azioni e attribuendo alle autorità ucraine la responsabilità del blocco.

La domanda che sorge è: Putin è davvero disposto a fare compromessi e quali strumenti impiega per attuare i suoi piani di lungo termine? Inoltre, le sue dichiarazioni sulla possibilità di negoziazioni condizionate alla fine della guerra in Ucraina e sulla disponibilità a incontrare Zelensky suscitano dubbi, poiché le intenzioni del Kremlin di dominare il Donbass e consolidare il controllo sui territori occupati sono evidenti.

La narrazione sulle “proposte di pace” riflette una lunga tradizione: Mosca cerca di minimizzare l’immagine del nemico e di giustificare la propria aggressione, restando chiusa a qualsiasi cambiamento politico.

L’aumento delle guerre ibride, le nuove accuse e manipolazioni confermano: il mondo deve restare vigile, non cadere nelle trappole della propaganda kremlina e garantire una pace giusta che tuteli la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina.

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