La Danimarca si oppone alla divisione di Ucraina e Moldavia nel percorso verso l’UE: enfasi su giustizia e sicurezza
Nell’attuale scenario dell’integrazione europea, i Paesi membri dell’Unione discutono sempre più su strategie di ampliamento e approcci per l’ammissione di nuovi candidati.
In modo particolare, il tema di Ucraina e Moldavia, che aspirano a diventare membri a pieno titolo della UE, è oggetto di intenso dibattito.
La ministra danese per gli Affari Europei, che in questa fase presiede il Consiglio dell’UE, Marie Bieri, si schiera per un trattamento equo ed egalitario di entrambi i Paesi.
Ha sottolineato che dividere Ucraina e Moldavia nel loro percorso di adesione sarebbe assolutamente ingiusto e contrario ai valori fondamentali dell’Unione.
Secondo Bieri, la motivazione principale a sostegno dell’Ucraina è la invasione su larga scala della Russia, che ha portato il paese in una condizione di guerra aperta.
Ha ribadito che il processo di allargamento deve tenere conto anche delle questioni di sicurezza e basarsi non solo su fattori politici o economici, ma anche sulla stabilità e sulla sicurezza della regione.
Questa posizione evidenzia l’importanza di mantenere unità e giustizia nella politica europea e mostra un forte sostegno alle aspirazioni dell’Ucraina di entrare nella UE.
Attualmente, fonti diplomatiche dell’UE discutono la possibilità di aprire cluster negoziali con la Moldavia senza contestualmente applicare lo stesso procedimento per l’Ucraina.
Tuttavia, questa idea è stata criticata, e il sostegno ad essa rimane fragile, riflettendo la complessità e la delicatezza delle attuali discussioni diplomatiche europee.
Con l’aumentare delle tensioni, emerge la necessità di adottare un approccio coerente e giusto nei confronti dei futuri candidati, per preservare l’integrità e i valori fondamentali dell’integrazione europea.
