Fico vede l’UE e la NATO con scetticismo, paragonandole a una rana sul fondo di un pozzo: dichiarazioni chiave durante incontro con Putin
In un recente episodio di scambi diplomatici, il primo ministro slovacco Robert Fico ha espresso una critica dura alle politiche europee e ad alcuni loro aspetti durante il suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin a Mosca.
Discutendo della situazione in Ucraina, ha condiviso le sue opinioni sull’applicazione delle sanzioni dell’UE e sulla risposta del blocco all’aggressione russa.
Fico ha paragonato l’UE a una rana sul fondo di un pozzo, incapace di percepire il quadro complessivo dei processi internazionali in corso, suscitando reazioni considerevoli nei circoli diplomatici e critiche da parte di politici e analisti europei.Il primo ministro ha sottolineato che la posizione della Slovacchia nei confronti dell’Ucraina rimane invariata: il paese non mira all’adesione alla NATO.
Tuttavia, ha affermato che l’ingresso nell’Unione Europea resta una possibilità, evidenziando l’importanza della cooperazione nella comunità europea.
Fico ha anche confermato che Bratislava voterà contro il piano della Commissione Europea denominato RePower EU, che prevede lo smantellamento del combustibile fossile russo entro il 2027, e ha assicurato che le aziende slovacche continueranno a operare sul mercato russo, motivando questa scelta con interessi economici.In modo interessante, Fico ha cercato di giustificare il suo incontro con Putin presentandolo come uno strumento di comunicazione tra Russia e UE, cercando di ridurre le critiche.
Ha commentato anche l’incontro tra Trump e Putin e ha ripetuto i narrativi del Cremlino riguardo l’Ucraina.
Inoltre, Putin ha raccomandato a Fico di limitare le forniture di petrolio e gas all’Ucraina, sostenendo che ciò aiuterebbe Kyiv a comprendere l’importanza di rispettare le regole internazionali e di non ledere gli interessi stranieri.
