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Cambio di strategia degli Stati Uniti sui diritti umani: da critiche feroci a valutazioni più leggere di El Salvador, Israele e Russia

Chas Pravdy - 07 Agosto 2025 08:57

Secondo quanto riportato dai media statunitensi, l’amministrazione di Donald Trump si sta preparando a implementare modifiche sostanziali alla propria politica di valutazione delle pratiche sui diritti umani nel mondo.

Le bozze dei nuovi rapporti annuali del Dipartimento di Stato statunitense indicano un’opzione per ridurre significativamente l’approccio critico nei confronti di paesi come El Salvador, Israele e Russia.

Questi documenti, destinati alla presentazione al Congresso, mirano a semplificare l’analisi concentrandosi sugli aspetti fondamentali, eliminando dettagli approfonditi sulle violazioni dei diritti umani.

In particolare, nelle versioni riviste vengono omesse le menzioni alle violazioni dei diritti della comunità LGBTQ+ o a reati contro di essa, oltre a ridurre le descrizioni di violenza e torture.

Per esempio, nel progetto di rapporto sull’El Salvador si afferma che nel 2024 il paese “non ha ricevuto rapporti affidabili di gravi violazioni dei diritti umani,” a differenza dell’anno precedente, in cui si indicavano “problemi significativi,” tra cui omicidi, tortura autorizzata dal governo e condizioni carcerarie pericolose.

Tali cambiamenti sono il risultato di direttive interne del Dipartimento di Stato, che ordinano di limitare i rapporti a ciò che è strettamente necessario secondo la normativa vigente, minimizzando riferimenti a corruzione, crimini di genere e altre forme di abuso documentate in passato.

Esperti ritengono che queste modifiche riflettano un cambio strategico in cui i diritti umani vengono relegati a una posizione secondaria rispetto ad altri interessi come l’influenza geopolitica e il sostegno agli alleati.

Il presidente Trump ha personalmente sollecitato l’accorciamento delle tempistiche per le riunioni con leader mondiali come Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, sottolineando l’intenzione di minimizzare i conflitti e le critiche legate ai diritti umani.

I progetti di rapporti, già finalizzati per El Salvador e Russia, sono contrassegnati come “completati,” mentre quello riguardante Israele è in “revisione di qualità.” Sebbene siano stati completati nei giorni scorsi, non è ancora chiaro se queste bozze saranno utilizzate come base per i rapporti ufficiali che verranno presentati e pubblicati.

Storicamente, i rapporti annuali sullo stato dei diritti umani del Dipartimento di Stato sono tra i più completi e ampiamente usati dai tribunali e dai diplomatici di tutto il mondo; devono essere consegnati entro fine febbraio, e la loro pubblicazione avviene di solito tra marzo e aprile.

Quest’anno, tuttavia, la pubblicazione è stata ritardata, con le autorità che assicurano una pubblicazione “molto presto.” La politica statunitense in tema di diritti umani sotto l’amministrazione Trump è diventata più pragmatica e selettiva, suscitando critiche da parte delle organizzazioni per i diritti umani e degli osservatori internazionali, che vedono questa svolta come un passo indietro rispetto agli standard democratici globali.

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