Attacchi russi alle infrastrutture del gas in Ucraina: nuove sfide per la sicurezza energetica
Gli eventi notturni degli ultimi giorni hanno nuovamente evidenziato la complessità della situazione energetica in Ucraina.
Le forze militari russe hanno lanciato un attacco su vasta scala con droni contro le infrastrutture del sistema di trasporto del gas nella regione di Odessa, un’area di importanza strategica cruciale per garantire la stabilità delle forniture di gas nella regione e rappresenta un elemento chiave per la sicurezza energetica europea.
Particolarmente significativa è stata l’attacco contro una stazione di compressione del gasdotto ucraino, che funge da nodo vitale collegando i terminal LNG greci tramite il gasdotto transbalcanico con i depositi di gas del nostro paese.Secondo i dati del Ministero dell’Energia, questa rotta è stata ripetutamente bersaglio di attacchi nemici, poiché su di essa sono stati già effettuati trasporti di LNG dagli Stati Uniti e test di volumi di gas azero.
Il ministero sottolinea che queste azioni sono mirate a destabilizzare i sistemi energetici ucraino ed europeo e a eliminare rotte alternative di approvvigionamento del gas, che sono fondamentali per l’indipendenza energetica di Ucraina ed Europa.Nella notte del 6 agosto, le forze ucraine hanno riferito del lancio di almeno 45 droni non armati sul territorio ucraino.
Come risultato dell’attacco, oltre 2.500 utenti nella regione di Izmail sono rimasti senza fornitura di gas.
Questo episodio rappresenta un’altra manifestazione dell’aggressività russa, che continua a tentare di sabotare le infrastrutture critiche dell’Ucraina.Nel frattempo, nel luglio 2024, il presidente azero Ilham Aliyev ha dichiarato ufficialmente la sua disponibilità a fornire gas azero all’Unione Europea attraverso l’Ucraina, a seguito della conclusione di un contratto con Gazprom, il colosso russo del gas.
A gennaio 2025, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che il sistema di trasporto del gas ucraino è pronto a transitare il gas azero.Questi sviluppi sono di fondamentale importanza per il futuro dell’indipendenza energetica di Ucraina ed Europa.
L’ex direttore generale di “Operator GTS Ukraine”, Serhii Makogon, ha avvertito che qualunque schema di trasporto del gas azero attraverso l’Ucraina potrebbe essere usato come copertura per continuare le esportazioni di gas russo.
Tutto ciò rappresenta una nuova sfida per le autorità ucraine e per il settore energetico del paese, mentre la Russia continua a impiegare tutte le sue risorse per mantenere la propria influenza sul mercato energetico europeo.
