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Trump annuncia una possibile visita di Vitkoff a Putin e nuove sanzioni nel conflitto in Ucraina

Chas Pravdy - 04 Agosto 2025 05:58

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha fatto un annuncio inaspettato riguardo ai prossimi passi diplomatici per trovare una soluzione al conflitto in Ucraina.

Secondo quanto dichiarato, il suo inviato speciale e consigliere, Steve Vitkoff, ha in programma di recarsi a Mosca entro questa settimana — probabilmente mercoledì o giovedì — con l’obiettivo di condurre negoziati cruciali con le autorità russe.

La principale finalità di questa visita è quella di esplorare strade per porre fine alle ostilità e raggiungere un compromesso.

Tuttavia, Trump ha avvertito che, qualora la Russia rifiutasse di accettare un cessate il fuoco entro la fine della settimana, potrebbero essere adottate nuove sanzioni.

Prima di salire su un aereo diretto in Pennsylvania, Trump ha affermato: “Le sanzioni ci saranno, ma sembrano essere facilmente evadibili.

Sono astuti e sanno come aggirarle.

Vedremo cosa succederà.” Ha inoltre sottolineato l’importanza di inviare un messaggio deciso alla Russia, evidenziando la necessità di fermare le morti e le distruzioni.

Nonostante l’esperienza maturata in precedenti risoluzioni di conflitti, ha riconosciuto che questa situazione si è rivelata la più difficile da fermare.

Un ambasciatore degli Stati Uniti presso la NATO ha inoltre indicato che la capacità della Russia di finanziare questa guerra potrebbe svanire rapidamente, rappresentando un colpo grave per il Cremlino.

Vitkoff ha visitato Mosca per quattro volte tra febbraio, marzo e due occasioni ad aprile, incontrando in ogni occasione Vladimir Putin.

Dopo uno di questi incontri, ha commentato che un possibile accordo di pace potrebbe prevedere che la Russia ottenga alcune aree dell’Ucraina, ma non tutte.

Ha suggerito anche che l’Ucraina potrebbe ridurre l’attenzione verso alcune regioni a prevalente popolazione di lingua russa.

Precedentemente, Trump aveva fissato un termine di dieci giorni, a partire dal 29 luglio, affinché Poutine interrompesse le ostilità, ma successivamente ha modificato la sua posizione, esprimendo dubbi che le relazioni personali con Putin possano favorire una soluzione pacifica.

Ora, invece, si affida alla crescente pressione politica e a ingenti aiuti militari forniti dall’Europa per sostenere l’Ucraina sul campo di battaglia.

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