Il presidente ceco suggerisce una possibile perdita temporanea di parte dell’Ucraina per preservarne l’indipendenza
Il presidente della Repubblica ceca, Petr Pavel, ha espresso una visione equilibrata e pragmatica riguardo alla possibilità che l’Ucraina possa temporaneamente perdere alcune porzioni del suo territorio nel corso della sua difficile battaglia per la sovranità e l’integrità territoriale.
In un’intervista alla BBC britannica, Pavel ha affermato che, nonostante il sostegno completo degli alleati occidentali, l’Ucraina attualmente non possiede le capacità sufficienti per riconquistare rapidamente tutte le regioni occupate senza subire ingenti perdite umane e danni considerevoli.
A suo avviso, una occupazione temporanea e una perdita territoriale potrebbero essere una richiesta necessaria per garantire la sopravvivenza dell’Ucraina come nazione indipendente e sovrana.
Pavel ha sottolineato che preservare l’unità del popolo ucraino e l’integrità del suo stato sono obiettivi prioritari e che, in determinate circostanze, tali sacrifici possono essere comunque giustificati.
Ha anche ribadito che nessun paese occidentale riconosce la legittimità dell’annessione russa dei territori ucraini, e ha aggiunto che richiedere all’Ucraina di recuperare immediatamente tutti i territori perduti è irrealistico.
Secondo lui, le nazioni occidentali dovrebbero concentrare i loro sforzi sull’intensificazione delle sanzioni economiche e sull’aumento della pressione politica ed economica sulla Russia, poiché tali misure sono considerate il modo più efficace per indurre Mosca a negoziare.
Pavel ha affermato che l’economia russa, già in difficoltà, non potrà sostenere restrizioni prolungate, e che queste rappresentano un argomento potente nelle trattative diplomatiche.
È convinto che tali misure alla fine costringeranno Mosca ad aprire un dialogo diplomatico, anche se, a suo avviso, il conflitto potrebbe protrarsi per anni se non si troveranno soluzioni efficaci.
