La NATO rafforza la presenza militare nei Paesi baltici: creazione di un corpo di alleanza in Estonia e potenziamento del fronte orientale
In risposta alle crescenti tensioni nella regione del Mar Baltico e alle minacce provenienti dalla Russia, la NATO intende aumentare significativamente la sua presenza militare nei paesi membri di quest'area strategica.
Uno degli interventi più importanti riguarda la creazione di un nuovo corpo dell’alleanza in Estonia, previsto per il suo avvio entro la fine di quest’anno.
Questa iniziativa mira a rafforzare le capacità difensive del paese e a consentire interventi più rapidi in caso di azioni aggressive.
Secondo il Ministero della Difesa estone, il nuovo corpo potrebbe includere soldati provenienti da Germania e Paesi Bassi, oltre ai membri delle forze armate nazionali, inclusi i soldati arruolati.
La località di schieramento potrebbe essere Pärnu, una città strategicamente collocata a ovest dell’Estonia, vicino al porto, alla ferrovia, a un aeroporto, alle principali autostrade e al confine con la Lettonia.
La creazione dell’infrastruttura per questa unità militare ha un costo previsto di circa 17 milioni di euro ed è progettata per ospitare circa 200 militari.
Contestualmente, la Germania sta rafforzando il proprio fronte orientale con il dispiegamento di una brigata militare in Lituania, composta da circa 5.000 soldati, che dovrebbe essere completamente operativa entro la fine del 2027.
La base di questa brigata sarà situata a Rūdninkai, a circa 30 chilometri da Vilnius, e occuperà un’area di circa 170 ettari.
Attualmente, le truppe tedesche sono temporaneamente dislocate in altre zone della Lituania, con una presenza di circa 150 soldati.
Inoltre, NATO e Stati Uniti stanno sviluppando nuovi meccanismi per la consegna di armi all’Ucraina, con l’obiettivo di aumentare le capacità difensive del paese nel contesto del conflitto in corso.
