Sanzioni USA e negoziati con la Cina: come Washington cerca di fermare gli acquisti di petrolio russo e l’ingerenza globale di Pechino
A luglio 2023, gli Stati Uniti hanno aumentato la pressione sulla Cina riguardo ai loro legami energetici ed economici con la Russia.
Il Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, ha personalmente contattato funzionari cinesi avvertendoli che il proseguimento degli acquisti di petrolio russo sanzionato potrebbe comportare l’imposizione di tariffe elevate fino al 100%, in conformità con le leggi del Congresso.
Nonostante ciò, le autorità di Pechino hanno assicurato che le politiche di approvvigionamento energetico del Paese si baseranno sulle esigenze interne e sul rispetto della sovranità, e che continueranno a seguire questa linea, nonostante le minacce di Washington.
Le preoccupazioni degli Stati Uniti si concentrano anche sulle politiche commerciali cinesi, che includono il continuo import di petrolio iraniano e la vendita di beni a doppio uso alla Russia per oltre 15 miliardi di dollari.
Secondo Bessent, questa situazione stimola gli alleati americani ad adottare misure simili per ridurre i flussi finanziari verso Mosca, in particolare nel settore energetico.
Recentemente, l’ex presidente Trump ha avvertito che Mosca dovrebbe accelerare i suoi sforzi per raggiungere un accordo di pace in Ucraina, mettendo in guardia che le aziende petrolifere russe potrebbero affrontare sanzioni secondarie fino al 100%.
Ciò dimostra l’intenzione degli Stati Uniti di intensificare la pressione su Russia e settore energetico.
La risposta di Pechino sottolinea che gli acquisti energetici cinesi sono motivati esclusivamente dalle esigenze interne e dal rispetto della sovranità.
La Cina rimane il più grande importatore di petrolio russo, seguita dall’India e dalla Turchia.
Le autorità statunitensi mettono in evidenza come il supporto alla Russia tramite fornitura di attrezzature, materie prime e servizi portuali vada contro le dichiarazioni di neutralità e danneggi le relazioni internazionali di Pechino, in particolare con l’Europa.
Nel frattempo, la partnership strategica tra Russia e Cina si rafforza, poiché coordinano i loro sforzi per contrastare l’influenza occidentale, creando così una nuova dinamica nella politica internazionale.
Gli esperti sostengono che Pechino agisce come un equilibrista, cercando di mantenere le proprie posizioni senza entrare direttamente nei conflitti, rendendolo un attore essenziale e un sostenitore occulte dell’aggressione russa contro l’Ucraina.
