Trump riconosce ufficialmente la crisi umanitaria a Gaza e invita a cambiare l’approccio
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rilasciato una dichiarazione di grande impatto, ammettendo che la situazione umanitaria a Gaza ha raggiunto livelli critici.
Ha pubblicamente riconosciuto che nella striscia di Gaza si sta verificando una carestia di vasta portata.
Durante un incontro con la premier britannica Kira Starmer al golf club Turnberry in Scozia, egli ha chiesto alle autorità israeliane di consentire l’accesso alla regione con ogni singola oncia di cibo disponibile, affinché si possa prevenire ulteriori vittime civili.
Trump ha sottolineato che è fondamentale cambiare strategia e approccio per affrontare la crisi, sottolineando che vite umane, in particolare quelle dei bambini, sono ora in grave pericolo a causa della fame.
Nel corso della conferenza stampa, l’ex presidente ha espresso profonda preoccupazione per la situazione a Gaza.
Ha sottolineato l’esigenza di un’azione internazionale più decisa e ha proposto la creazione di corridoi umanitari speciali, attraverso i quali siano trasferibili cibo e medicinali senza ostacoli.
Trump ha affermato che gli Stati Uniti, insieme ai loro alleati, stanno lavorando a questa iniziativa, anche se ancora non sono stati definiti tutti i dettagli.
Inoltre, ha evidenziato che la regione è resa ancora più complessa dal rifiuto di Hamas di liberare gli ostaggi, definendo questa organizzazione tra le più difficili da negoziare.
Ricordando che gli USA e i loro alleati stanno esercitando pressioni sulle autorità israeliane affinché cambino le proprie modalità di gestione della crisi, ha aggiunto che il governo britannico sta anche lavorando con l’UE e la Giordania per intensificare gli sforzi umanitari e raggiungere un cessate il fuoco duraturo.
È previsto un consiglio straordinario del governo per discutere delle possibili strategie, inclusa la partecipazione della Royal Air Force nella consegna di cibo e medicinali.
Infine, grandi organizzazioni di difesa dei diritti umani, come B’Tselem e Physicians for Human Rights, hanno dichiarato pubblicamente che Israele sta perpetrando un genocidio contro i palestinesi a Gaza, responsabilizzando anche i paesi occidentali e sollecitando un intervento immediato per evitare una crisi umanitaria ancora più grave.
