Il Ministero degli Esteri ucraino condanna fermamente la visita degli ambasciatori africani a Crimea e invita al rispetto del diritto internazionale
Il Ministero degli Esteri dell’Ucraina ha espresso una ferma condanna nei confronti della recente visita di rappresentanti di paesi africani — gli ambasciatori di Ruanda, Guinea e Ciad — nella penisola di Crimea, attualmente occupata illegalmente dalla Russia.
Questa visita ha suscitato un forte dissenso a Kiev, poiché viola chiaramente gli accordi internazionali e le risoluzioni delle Nazioni Unite, in particolare la risoluzione 68/262 dell’Assemblea Generale, che ribadisce l’integrità territoriale dell’Ucraina.
I diplomatici ucraini sottolineano che tali azioni rappresentano un evidente disprezzo per il diritto internazionale e la sovranità dell’Ucraina, inoltre vengono sfruttate dalla Russia per diffondere propaganda e creare un’illusione di legittimità circa l’occupazione della penisola.
Il Ministero ha ricordato che tali comportamenti minano gli sforzi della comunità internazionale per ristabilire la giustizia e sostenere l’indipendenza territoriale dell’Ucraina, oltre a violare norme universalmente riconosciute.
Ha esortato i diplomatici a rispettare strettamente la legge internazionale, a rispettare i confini riconosciuti a livello internazionale e ad astenersi da azioni che potrebbero essere interpretate come approvazione delle azioni russe.
Il Ministero ha anche espresso la speranza che i governi dei paesi coinvolti valuteranno correttamente gli incidenti e adotteranno misure diplomatiche adeguate, compresi sanzioni contro gli ambasciatori coinvolti.
In passato, l’Ucraina aveva già condannato la visita di Valentina Matvijenko, presidente del Consiglio della Federazione Russa, in Svizzera durante la Conferenza mondiale dei presidenti dei parlamenti, affermando che la sua partecipazione a eventi internazionali è inaccettabile perché supporta l’aggressione russa contro l’Ucraina.
