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Minaccia alla democrazia: analisi delle nuove iniziative legislative elettorali in Ucraina

Chas Pravdy - 28 Luglio 2025 17:58

La Verkhovna Rada dell’Ucraina ha registrato alla sua attenzione il progetto di legge №13464, suscitando un acceso dibattito pubblico a causa delle sue intenzioni di trasformare radicalmente l’attuale processo elettorale.
Pur presentato ufficialmente come modifiche tecniche al Codice Elettorale, il contenuto principale e le potenziali conseguenze segnalano passi volti ad aumentare il controllo dei partiti politici sul processo di selezione dei candidati parlamentari.
Un’analisi approfondita rivela che, sotto l’aspetto formale, si celano cambiamenti radicali che riducono l’influenza degli elettori e rafforzano il ruolo delle forze politiche nella formazione della composizione della Verkhovna Rada.
In particolare, si propone di rafforzare il peso delle liste chiuse e di ridurre l’impatto del voto personale, limitando così la possibilità dei cittadini di influenzare la selezione dei singoli candidati.
Questa strategia sembra mirare a favorire i partiti, limitando la partecipazione diretta dei cittadini alle elezioni.
Tali proposte sono state oggetto di critiche avanzate dalla società civile e da alcuni parlamentari, soprattutto considerando le difficoltà nel condurre elezioni in tempo di guerra, le migrazioni interne ed esterne e i danni infrastrutturali.
Inoltre, il progetto di legge prevede modifiche alle regole di ripartizione dei voti tra liste regionali e nazionali, che potrebbero alterare significativamente il meccanismo elettorale.
In particolare, i voti senza indicazione di un candidato specifico verrebbero assegnati automaticamente alla lista nazionale, offrendo ai partiti la possibilità di promuovere candidati preferiti, senza l’influenza diretta degli elettori.
È prevista anche un’opportunità più ampia per “candidati garantiti” – i primi in classifica nelle liste nazionali – di partecipare alle liste regionali, permettendo ai partiti di sfruttare figure riconosciute per rafforzare il loro appeal nelle diverse regioni.
Questa modalità solleva interrogativi sulla equità e una rappresentanza regionale giusta, soprattutto in considerazione delle modifiche proposte nella formula di ripartizione dei Mandati, che potrebbe non riflettere la situazione demografica attuale.
Nonostante le affermazioni che queste riforme siano conformi agli standard europei, l’impressione dominante è che siano principalmente rivolte a rafforzare il controllo dei partiti invece di garantire elezioni trasparenti e giuste.
In un quadro segnato da conflitti e crisi interne, la preparazione delle future elezioni deve essere trasparente e accurata.
Alla fine, questa proposta di legge sembra essere più una strategia politica che un passo verso principi democratici, limitando la partecipazione dei cittadini e perpetuando le disuguaglianze esistenti.
La discussione pubblica e il controllo approfondito di queste riforme sono fondamentali per preservare l’integrità democratica in tempi così difficili.

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