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Berlino rivede le politiche migratorie: fine al sostegno per il ricongiungimento familiare dei rifugiati siriani, iracheni e afgani

Chas Pravdy - 28 Luglio 2025 21:47

In una svolta inaspettata, Berlino ha deciso di interrompere le misure di favore che permettevano ai rifugiati provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan di invitare i propri parenti in Germania attraverso procedure semplificate.
Il ministro degli Interni tedesco, Alexander Dobrindt, ha ufficialmente annunciato la cancellazione del regime speciale che consentiva ai rifugiati registrati nella capitale di chiamare in Italia i membri della propria famiglia con modalità private.
Questa decisione implica che qualsiasi nuovo programma di ricongiungimento familiare o estensione di quelli esistenti sarà vietata.
In una lettera indirizzata al senatore delle finanze di Berlino, Stefan Evers, Dobrindt ha sottolineato che il Ministero dell’Interno non approverà più nuove autorizzazioni o prolungamenti dei programmi, limitando significativamente le possibilità di riunificazione delle famiglie dei rifugiati all’interno della città.
La misura, introdotta nel 2018 dalla coalizione di socialdemocratici e Grünen, aveva consentito a oltre 4.000 persone provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan di entrare legalmente a Berlino per riunirsi con i propri cari.
Questa svolta politica è diventata uno dei temi principali nel discorso politico recente, riflettendo un’impostazione più restrittiva verso i flussi migratori.
Parallelamente, il governo intende implementare regole più severe per l’accesso all’assistenza sociale, anche per i rifugiati ucraini, tema su cui si intensificano i dibattiti politici e che rappresenta una sfida significativa per il sistema di welfare del paese.

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