Orbán invita l’Ucraina a rimanere uno stato cuscinetto e propone cooperazione strategica senza piena integrazione nell’UE
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha chiarito in modo netto la posizione del suo paese riguardo al futuro dell'Ucraina e alle prospettive di collaborazione con l'Unione Europea. Secondo le sue dichiarazioni, Budapest propone un modello di cooperazione strategica con l'Ucraina, basato su interessi pragmatici, flessibilità e benefici reciproci, rifiutando categoricamente l'idea di un'integrazione totale nell'UE. Orbán ha sottolineato come l'adesione dell'Ucraina all'Unione potrebbe amplificare il conflitto attuale, portandolo nel cuore dell'Europa e mettendo a rischio la sicurezza delle famiglie europee. Ha evidenziato che l’attuale scenario richiede decisioni ponderate e equilibrate, piuttosto che minacce teatrali e retorica emotiva. Il leader ungherese ha definito l'Ucraina come uno « stato cuscinetto » confinante con la Russia, ruolo cruciale per l’equilibrio geopolitico della regione. Ricordando il passato, ha ricordato che anche l'Ungheria durante la Guerra Fredda ha svolto un ruolo simile come stato cuscinetto — senza far parte dell'Unione Sovietica, ma posizionata ai confini orientali del mondo occidentale. Orbán ha espresso il forte desiderio di non voler tornare a questa posizione, affermando che l'Ucraina si trova in una situazione in cui il suo destino e sviluppo sono sostanzialmente determinati da fattori esterni e che cambiare questa traiettoria ormai non è più possibile. Queste dichiarazioni arrivano dopo il vertice dell'UE, in cui 26 dei 27 paesi membri hanno annunciato il loro sostegno all'apertura delle trattative con l'Ucraina e hanno preso atto delle valutazioni della Commissione Europea sulla preparazione di Kyiv all'attivazione del cosiddetto cluster « Fondamenti ». In precedenza, Orbán aveva indicato che la maggioranza dei paesi dell'UE probabilmente si opporrebbe a una rapida adesione dell'Ucraina, se le decisioni fossero prese tramite referendum paneuropei, come avvenuto recentemente in Ungheria. Inoltre, il consigliere politico e stretto collaboratore del primo ministro Viktor Orbán, Balázs Orbán, ha sottolineato che la guerra dell'Ucraina contro la Russia non rappresenta una priorità di sicurezza per l'Ungheria, ma piuttosto una questione regionale di maggior rilievo nel più ampio contesto geopolitico. Ciò mette in evidenza la complessità e le sfumature della posizione del governo ungherese rispetto al conflitto in corso.
