Il partito «Servo del Popolo» smentisce voci di defezioni di massa contro NABU e SAPO
La formazione parlamentare del «Servo del Popolo» ha ufficialmente risposto alle voci e alle speculazioni dei media riguardo a una possibile defezione di massa dei deputati nel rifiutare il sostegno al disegno di legge presidenziale volto a ripristinare l’indipendenza del National Anti-Corruption Bureau (NABU) e dell’Ufficio del Procuratore Anticorruzione Specializzato (SAPO) in Ucraina.
Julia Paliichuk, portavoce del partito, ha smentito le informazioni circolate nei mezzi di comunicazione che indicavano come quasi 70 deputati intendessero non supportare questa iniziativa.
Secondo il Financial Times, alcuni parlamentari temono implicazioni, come indagini da parte degli organi anticorruzione dopo l’approvazione della legge.
I giornalisti citano una dichiarazione del capo del NABU, Oleksandr Klymenko, che ha sottolineato che l’organismo analizzerà dettagliatamente le restrizioni sui poteri di NABU e SAPO.
Ha aggiunto che le paure dei deputati con problemi legali si basano sulla possibilità di indagini mirate.
Fonti all’interno della fazione «Servo del Popolo» indicano che alcuni deputati hanno preoccupazioni legittime, ma queste derivano più dalla convinzione che le leggi precedenti avessero già subordinato tali organismi al Procuratore Generale.
Altre fonti confermano che alcuni deputati sono preoccupati per eventuali indagini e ripercussioni politiche.
La cifra di 70 deputati, che si suppone non supporteranno il disegno di legge, ha suscitato sorpresa tra i compagni di fazione.
Ricordiamo che il 22 luglio, la Verkhovna Rada ha approvato il disegno di legge n°12414, che riduceva l’indipendenza degli organi anticorruzione; lo stesso giorno, il presidente lo ha firmato trasformandolo in legge.
Ciò ha scatenato una delle crisi politiche più gravi in Ucraina da quando è iniziata l’invasione su larga scala, con proteste e reazioni dure da parte degli alleati occidentali.
Gli esperti di diritto sottolineano che la nuova legge apre le porte a possibili manovre da parte di funzionari corrotti, consentendo interferenze del Procuratore Generale e rendendo più difficile combattere la corruzione.
Gli analisti mettono in guardia che la situazione attuale viene sfruttata dall’amministrazione per rafforzare il proprio controllo sugli organi anticorruzione, alimentando timori di un possibile allontanamento dalla democrazia e dal diritto.
Un’analisi approfondita intitolata «Invasione su NABU e SAPO: Zelensky verso un regime autoritario?» esamina come il governo e il parlamento stanno attuando uno scenario a lungo pianificato, con una serie di implicazioni inquietanti per il futuro democratico dell’Ucraina.
