• En
  • Es
  • De
  • Fr
  • It
  • Ук

Crisi umanitaria a Gaza: l’UE sotto minaccia di critiche per inazione e indifferenza

Chas Pravdy - 25 Luglio 2025 11:54

Le organizzazioni umanitarie internazionali criticano apertamente l'Unione Europea per i suoi sforzi insufficienti nel fornire assistenza ai residenti della Striscia di Gaza, che si trovano attualmente al limite di una catastrofe umanitaria.
In un contesto di blocco israeliano protratto, che ha portato a carestia di massa e a un aumento dei decessi, leader mondiali e attivisti esprimono preoccupazione per la mancanza di azioni decise da parte dell’UE.
Secondo i rappresentanti umanitari, post sui social media o dichiarazioni retoriche non sono sufficienti a influenzare questa drammatica situazione; sono necessari misure più incisive come sanzioni e pressioni diplomatiche.
Bushra Khalidi di Oxfam ha sottolineato che le parole da sole non bastano a sfamare i poveri e ha esortato l’UE a intraprendere azioni concrete.
Nel frattempo, l’UE ha annunciato di voler aumentare le spedizioni di aiuti umanitari, negoziando con Israele per facilitare i passaggi di emergenza.
Gli esperti avvertono che senza sanzioni più severe, interruzione del commercio e altri strumenti di pressione, le possibilità di cambiamento sono scarse.
La situazione umanitaria a Gaza continua a peggiorare: secondo i dati ufficiali, più di 113 persone sono morte di fame dall’inizio del conflitto, di cui 81 bambini.
Organizzazioni mediche e internazionali affermano che la popolazione sta subendo una fame di massa artificiale, che potrebbe avere conseguenze a lungo termine sulla salute e sullo sviluppo delle future generazioni.
Israele ha anche accusato l’ONU di incapacità di organizzare una distribuzione efficace degli aiuti all’interno del settore, mentre numerosi difensori dei diritti umani affermano il contrario, sottolineando il blocco e l’indifferenza politica.
La comunità internazionale chiede misure più drastiche, tra cui sanzioni contro Israele, per fermare il genocidio e i crimini contro l’umanità.
Leader come il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Kír Starmer esprimono grande preoccupazione e condannano la crisi di Gaza, sottolineando la necessità di risolvere la situazione con soluzioni politiche.
Con l’aumentare di rifugiati e vittime, la crisi si intensifica, stimolando un ampio dibattito globale sulle responsabilità e gli scenari futuri.

Fonte