Scuola di Politiche ucraina esclude deputati per aver sostenuto la minaccia all’indipendenza di NABU e SAP
Nell’attuale scenario politico e legale dell’Ucraina, si è sviluppata una nuova ondata di conflitti e divisioni interne, alimentata dall’approvazione della legge №12414, che mette in pericolo l’indipendenza delle principali istituzioni anticorruzione del paese: l’Ufficio Nazionale Anticorruzione (NABU) e la Procura Specializzata Anticorruzione (SAP).
La Scuola Ucraina di Politiche (USPS), rinomata istituzione dedicata alla formazione civica e alla promozione dei valori democratici, si è vista costretta a reagire duramente di fronte a questa crisi.
Dopo una serie di deliberazioni e un voto interno, l’istituzione ha deciso di escludere dalla propria comunità sei deputati che, il 22 luglio, avevano espresso il loro voto favorevole al disegno di legge che, di fatto, sottopone NABU e SAP sotto il controllo del Procuratore Generale, compromettendo i principi fondamentali dello Stato di diritto e dell’indipendenza giudiziaria.
Tra gli esclusi figurano Oleksandr Danutsa (classe 2008), Serhii Evtushok (2011), Dmytro Kysilevskii (2017), Mariia Mezentseva (2018), Dmytro Natalukha (2018) e Tamila Tashieva (2021).
In una dichiarazione ufficiale, l’USPS afferma che questa decisione è necessaria per difendere i valori fondamentali della democrazia.
La scuola ha inoltre sottolineato di supportare il lavoro di tutti i propri ex studenti, ma che non si può tollerare alcuna compromissione dell’indipendenza delle istituzioni giudiziarie.
L’approvazione del disegno di legge №12414 viene interpretata come un esempio di miopia politica che riporta il paese ai tempi del 2012, quando le verticali giudiziarie venivano usate come strumenti di pressione politica.
Per questo motivo, l’istituzione invita il parlamento e i deputati nazionali a opporsi a tali decisioni e a preservare i significativi progressi fatti nel settore delle riforme della giustizia e della lotta alla corruzione, realizzati con anni di sforzi internazionali.
La USPS insiste sull’importanza dell’indipendenza delle istituzioni anticorruzione come pilastro dello sviluppo democratico dell’Ucraina e come elemento chiave per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle proprie istituzioni.
La denuncia di questa deriva autoritaria è stata condivisa da molte organizzazioni internazionali e rappresentanti dell’Unione Europea, che hanno espresso preoccupazione per le recenti azioni che minano la lotta alla corruzione nel paese.
