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Scandalo politico: Il deputato ucraino Fedor Khristenko sotto accusa per tradimento e abuso di influenza

Chas Pravdy - 21 Luglio 2025 13:37

La crisi politica in Ucraina si sta acuendo ulteriormente con l’annuncio ufficiale delle accuse rivolte al deputato Fedor Khristenko, ex membro del partito «OPZZH», ormai sciolto.
Secondo quanto comunicato dall’Ufficio del Procuratore Generale, Khristenko è sospettato di aver commesso tradimento dello Stato attraverso una cospirazione con più persone durante il regime di guerra.
Le indagini hanno rivelato dettagli allarmanti suggerendo che potrebbe aver agito come residente o come un alto agente del servizio di sicurezza federale russo (FSB), impegnato a rafforzare l’influenza di Mosca nelle istituzioni ucraine.
È emerso che ha lasciato l’Ucraina pochi giorni prima dell’invasione su vasta scala della Russia, aumentando i sospetti di una sua possibile collaborazione con i servizi di intelligence russi.
Le prove indicano che è stato reclutato già durante la presidenza di Viktor Yanukovych e che ha eseguito ordini dell’intelligence russa durante le proteste di «Euromaidan».
Inoltre, si collegano a lui contatti stretti con Yuriy Ivюnushchenko, un noto collaboratore russo attivo sul territorio, considerato residente dei servizi segreti russi nella «DNR», e con Armen Sargsyan, un collaboratore già deceduto.
Secondo l’accusa, Khristenko intratteneva rapporti con alcuni dirigenti dell’Ufficio Nazionale Anticorruzione (NABU), incluso il capo del ufficio regionale di Dnipro, Ruslan Magamedrasulov.
Inoltre, sembra che sua moglie abbia attraversato illegittimamente la frontiera usando un veicolo appartenente alla sua famiglia, e che Khristenko abbia facilitato la fuga di oligarchi come Gennady Bogolyubov e Ihor Kolomoisky, con l’aiuto di detective di NABU.
Ci sono inoltre sospetti che abbia sfruttato la propria influenza per favorire altri soggetti corrotti, coinvolgendo funzionari di NABU in attività illecite.
Sebbene attualmente sia all’estero e non abbia partecipato alle sedute del Parlamento durante il conflitto, la sua posizione è stata notificata in via ufficiale in sua assenza.
Tale annuncio segue una serie di perquisizioni notturne, avvenute il 21 luglio in varie regioni, con l’intervento di diversi operativi di NABU.
Tali operazioni sono state condotte senza il previo decreto giudiziario, violando le norme vigenti, e hanno portato alla divulgazione pubblica delle identità di alcuni soggetti coinvolti, in aperto contrasto con la Costituzione.
La Procura e il SBU hanno accusato pubblicamente i servizi di intelligence russi di essere penetrati negli alti livelli delle autorità ucraine, sollevando timori circa i tentativi di delegittimare NABU.
Nel frattempo, la SBU ha avviato un’indagine a sorpresa su NABU e sulla Procura Specializzata Anticorruzione (SAPA), suscitando preoccupazioni circa il proseguimento delle indagini in corso.
Questi sviluppi evidenziano una possibile strategia di delegittimazione delle attività anticorruzione in Ucraina, compromettendo la stabilità democratica e il cammino verso l’Unione europea.
È fondamentale che tutte le operazioni delle forze dell’ordine siano conformi alle leggi e alla Costituzione, al fine di evitare abusi politici e salvaguardare l’indipendenza del sistema giudiziario.

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