La Russia recluta attivamente stranieri per la guerra in Ucraina attraverso i paesi arabi
Recenti inchieste hanno rivelato che la Federazione Russa sta conducendo una campagna su larga scala di reclutamento di volontari stranieri provenienti dai paesi arabi, con l’obiettivo di partecipare ai combattimenti contro l’Ucraina.
Secondo quanto riferiscono pubblicazioni arabe come The Arab Weekly e Alhurra, Mosca organizza il processo di reclutamento attraverso annunci con codici QR, promettendo pagamenti consistenti e la possibilità di ottenere la cittadinanza russa.
I potenziali volontari vengono invitati a colloqui e controlli medici direttamente presso le strutture del Ministero della Difesa russo, e dopo alcune settimane di preparazione, vengono inviati al fronte.
Il cittadino iracheno Abbas Hamdalla ha raccontato ai giornalisti di aver raggiunto la Russia con l’intenzione di andare nell’UE, ma invece gli è stata proposta l’adesione all’esercito russo.
Si dice che ai reclutati vengano offerti tra 500 e 3.000 dollari al mese in retrovia e fino a 10.000–20.000 dollari per quelli sul fronte.
Vengono inoltre promesse cittadinanza russa e pagamenti alle famiglie dei morti.
Si stima che circa 1.000 iracheni abbiano aderito alle truppe russe, di cui circa 200 sono già morti.
Le famiglie delle vittime riferiscono del ritorno dei corpi.
La Russia recluta anche giovani uomini dall’Iraq, dall’Egitto e dall’Algeria tramite Telegram, attraverso agenzie di viaggio o intermediari, con contratti redatti in russo.
Queste attività suscitano crescenti preoccupazioni internazionali e denunciano violazioni dei diritti umani e delle norme internazionali.