Azovstal distrutta: gli occupanti mostrano le rovine e la devastazione di un simbolo di Mariupol
Le forze di occupazione nei territori temporaneamente sotto il controllo russo di Mariupol hanno ancora una volta attirato l’attenzione internazionale attraverso le loro azioni di distruzione.
Hanno diffuso filmati che mostrano le rovine del celebre impianto metallurgico « Azovstal », completamente distrutto durante i combattimenti del 2022.
Le immagini rivelano una devastazione totale, trasformando uno dei simboli industriali principali della regione in macerie e cenere.
Secondo il Consiglio Comunale di Mariupol, i occupanti non solo hanno ispezionato i resti dell’impianto, ma hanno anche intimidito i residenti visitando i rifugi sotterranei — i luoghi dove durante i pesanti bombardamenti si rifugiavano i difensori ucraini e i civili.
Il video mostra tracce di simboli « Azov » e residui di medicinali e confezioni di razioni secche nascosti nelle cantine durante gli attacchi.
Le autorità locali sottolineano che i russi hanno pianificato a lungo il destino di questo sito strategico, dall’idea di trasformarlo in un parco industriale all’apertura di un museo dello spazio.
Tuttavia, nessuno di questi progetti si è concretizzato.
Inoltre, gli occupanti hanno costituito una società fittizia chiamata « Operatore Ecológico Unificato », incaricata della smaltimento dei rifiuti e dello smantellamento del complesso.
Dopo i piani di privatizzazione di « Azovstal », la Russia cerca di sfruttare questa impresa per i propri obiettivi, suscitando crescente preoccupazione tra la popolazione locale.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente dichiarato che oltre 2.500 militari ucraini sono ancora in cattività russa, tra cui circa 1.400 del reggimento « Azov ».
A maggio 2025, quasi due terzi di loro sono ancora prigionieri, e gli scambi con la Russia procedono lentamente, alimentando le preoccupazioni sul destino dei difensori di Mariupol e delle loro famiglie.
