Attacchi di droni su una delle più grandi centrali elettriche russe: la GRES di Kostroma colpita da un attacco nemico
Sotto il cielo notturno di Volgorechensk, nella regione di Kostroma, sono risuonate potenti esplosioni che segnano una nuova fase nella battaglia per la sicurezza energetica della regione.
Veicoli aerei senza pilota hanno sferrato un attacco contro la GRES di Kostroma, una delle più grandi centrali termiche della Russia e un punto strategico dell’infrastruttura energetica che fornisce energia a vaste aree del nord-est del paese.
Fonti affidabili confermano, attraverso video e foto pubblicati online, i bersagli colpiti e le fiamme intense che divorano le apparecchiature.
Il governatore della regione, Sergey Sitnikov, ha annunciato che le forze di difesa aerea sono riuscite a respingere l’attacco dei droni, garantendo che, nonostante alcuni danni alle infrastrutture energetiche, l’alimentazione elettrica dei cittadini sia rimasta stabile.
Gli esperti avvertono che questo tipo di attacchi evidenzia una crescente aggressività nel settore energetico russo, aumentando i rischi e richiedendo il rafforzamento delle misure difensive.
È importante sottolineare che la GRES di Kostroma si trova sulle rive del Volga, a circa 350 chilometri da Mosca, con una capacità installata di circa 3600 MW, rendendola un asset strategico per il sistema energetico russo.
Questo incidente si inserisce in una serie di recenti attacchi a obiettivi energetici in Russia, tra cui incursioni vicino a Vladimir e un impianto di raffinazione del petrolio di Lukoil.
Questi eventi riflettono un’escalation delle tensioni geopolitiche e il ruolo attivo delle forze ucraine nella lotta per il controllo delle infrastrutture energetiche.
