L’Unione Europea sviluppa un ‘Schengen militare’ per il rapido spostamento delle truppe in Europa
L’Unione Europea sta lavorando attivamente alla creazione di un cosiddetto ‘Schengen militare’, un’iniziativa di vasta portata finalizzata a semplificare e accelerare il movimento delle forze armate, delle apparecchiature e delle munizioni sul territorio dell’UE.
Questo progetto mira a rafforzare la capacità di difesa del blocco e a migliorare la capacità di risposta alle potenziali minacce militari, in particolare da parte della Russia.
Secondo quanto riferito da ‘European Pravda’ e citando la stazione radio RMF FM, il documento che descrive il piano dello ‘Schengen militare’ dovrebbe essere presentato il 19 novembre.
Le autorità di Bruxelles coinvolte nello sviluppo sottolineano che uno degli obiettivi principali è armonizzare le norme sugli attraversamenti delle frontiere e creare una rete di corridoi logistici militari che utilizzi strade, aeroporti e porti marittimi.
Ciò garantirà un trasporto rapido ed efficiente di soldati e attrezzature in caso di guerra.
Gli esperti evidenziano che le infrastrutture attuali — tra cui ponti, strade e ferrovie — non sono adeguatamente adattate per il rapido spostamento di veicoli pesanti come i carri armati e le unità militari, rischiando ritardi e ostacoli burocratici.
Questa situazione è particolarmente critica per i trasferimenti da ovest a est, dove esiste il rischio di blocco dei carri in tunnel o su ponti non in grado di sopportare il peso.
«Le rotte europee sono principalmente progettate per uso civile, non per il rapido trasporto militare», spiega Dariusz Jonski, membro del Parlamento europeo responsabile della difesa.
Una delle soluzioni principali consiste nell’implementare una ‘flotta mobile a doppio uso’ — vagoni e locomotive specializzati utilizzabili sia per scopi civili che militari, all’interno di un’unica rete logistica.
È importante sottolineare che il 16 ottobre la Commissione Europea ha adottato una roadmap per rafforzare la prontezza difensiva dell’UE entro il 2030, con particolare attenzione alla cooperazione e alla preparazione attiva, incluso il coinvolgimento diretto dell’Ucraina.
Per approfondire i piani dell’UE per rafforzare le proprie capacità di difesa e il ruolo dell’Ucraina in questo percorso, leggete i nostri articoli approfonditi.
