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Scoperta archeologica in Irak rivoluziona la nostra comprensione delle civiltà antiche

Chas Pravdy - 04 Novembre 2025 05:32

Una nuova pagina nella storia dell’umanità è stata scritta grazie alla scoperta da parte di archeologi in Iraq di una struttura unica risalente a oltre 5000 anni fa, potenzialmente utilizzata come tempio o edificio ufficiale durante il periodo di Uruk.

Questa scoperta rappresenta un importante passo avanti nello studio delle prime città del mondo, effettuato nel sito di Khanis-Shayye, nel nord della provincia di Suleimaniya, vicino alle montagne Zagros.

L’edificio risale approssimativamente al 3300-3100 a.C., corrispondente all’età di Uruk, uno dei maggiori centri urbani della Mesopotamia antica, che in epoca di massimo splendore contava fino a 80.000 abitanti e si estendeva per circa 400 ettari.

I resti architettonici e gli artefatti ritrovati forniscono nuove chiavi di lettura sulla struttura urbana e sulla società di Uruk.

La costruzione, situata sulla sommità di un tumulo di terra, mostrano caratteristiche che suggeriscono fosse un edificio ufficiale o sacro, forse un tempio o un luogo di culto.

Tra i reperti sono stati trovati frammenti di un pendente d’oro, probabilmente simbolo di ricchezza, e sigilli cilindrici tipici dell’amministrazione e del potere politico di Uruk.

Questo ritrovamento potrebbe favorire una comprensione più approfondita delle relazioni tra le diverse regioni e dell’influenza di Uruk sui territori circostanti.

È importante notare che in passato, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, erano stati identificati un inno babilonese di oltre 3000 anni fa.

Questi sviluppi aprono nuovi interrogativi e prospettive sulla storia antica delle civiltà umane e lo sviluppo di società urbane complesse in Mesopotamia.

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