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Repubblica Ceca valuta di limitare gli assegni sociali ai rifugiati ucraini di fronte a nuove tendenze migratorie

Chas Pravdy - 03 Novembre 2025 22:46

Il governo della Repubblica Ceca ha annunciato piani per riformare il sistema di sostegno sociale dedicato ai rifugiati ucraini, che attualmente rappresentano una parte significativa della popolazione del paese.

Dati ufficiali indicano che circa 400.000 ucraini risiedono nella Repubblica Ceca, facendo di questo stato il leader tra i paesi dell’UE per numero di migranti ucraini.

Solo a settembre, sono stati rilasciati 13.500 permessi di soggiorno temporanei, una cifra record per l’anno e una chiara indicazione di flussi migratori in crescita.

La principale ragione di queste modifiche risiede nell’autorizzazione dell’Ucraina a permettere a uomini tra 18 e 22 anni di partire all’estero, una decisione che ha portato le autorità ceche a riconsiderare le condizioni per lo status di protezione temporanea.

Conseguentemente, si prevede una possibile riduzione degli assegni sociali, anche se la protezione temporanea è stata prorogata fino a marzo 2027.

Il governo intende inoltre modificare le condizioni dell’assistenza sociale, mantenendola principalmente per i gruppi più vulnerabili, come anziani, disabili e madri con figli.

Attualmente, il sostegno comprende un minimo vitale e le spese di alloggio, calcolati in modo individuale e concessi durante i primi 150 giorni di permanenza.

Dopo tale periodo, la maggior parte dei lavoratori ucraini riceveranno solo il pagamento minimo di 3.130 corone ceche.

Nonostante i potenziali cambiamenti, le autorità ceche assicurano che il supporto all’Ucraina continuerà, anche con un nuovo governo, sebbene in una forma diversa.

Nel frattempo, Berlino e Varsavia manifestano insoddisfazione per il rapido afflusso di nuovi rifugiati, mentre Praga cerca di trovare un equilibrio che eviti di sovraccaricare il sistema sociale.

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