Belarus riapre la discussione sulla possibile presenza di peacekeeper in Ucraina
In un contesto di tensioni persistenti tra Ucraina e Bielorussia, sono riemersi segnali che indicano la possibilità di inviare truppe di pace bielorusse in Ucraina.
Aleksei Skabeі, responsabile della cooperazione militare internazionale e delle missioni di peacekeeping presso il comando delle forze speciali bielorusse, ha confermato la disponibilità delle forze armate bielorusse a intervenire se necessario.
Ha sottolineato che tale decisione non dipende solo dalla Bielorussia, ma anche dalla volontà di entrambe le parti coinvolte nel conflitto, affermando: «Siamo sempre pronti a offrire il nostro aiuto su richiesta di entrambe le parti».
È importante ricordare che la Bielorussia sostiene da tempo la Russia nelle sue azioni di aggressione su vasta scala contro l’Ucraina, fornendo supporto logistico, basi militari e aeroporti per operazioni offensive.
Il presidente Alexander Lukashenko ha pubblicamente manifestato il suo appoggio alle mosse di Mosca, mentre il Paese è stato accusato di aver aiutato la Russia nella deportazione di bambini ucraini.
In passato, Lukashenko aveva dichiarato che soltanto truppe di pace bielorusse potrebbero facilitare un normale rapporto tra Ucraina e Russia, ma Minsk non ha intenzione di inviarle sul fronte.
Successivamente, a febbraio, ha affermato che la Russia non accetterebbe mai di schierare peacekeeper di Paesi dell’Unione Europea in Ucraina, e ha accusato le leadership dell’UE di ”aggressività”.
I media riportano che Regno Unito e Francia stanno preparando piani per la posizione fino a 30.000 soldati europei in Ucraina.
Gli Stati Uniti hanno espresso supporto per questa missione europea, ma hanno rifiutato di partecipare direttamente.
Secondo Bloomberg, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha discusso con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov sulla possibilità di inviare truppe in Ucraina.
