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Il Ministro della Difesa belga avverte sulla presenza di droni spia vicino alle basi militari

Chas Pravdy - 02 Novembre 2025 19:33

Nei recenti fine settimana, in Belgio sono stati osservati droni sospetti che volavano sopra le strutture militari del paese, generando preoccupazioni tra le autorità di difesa.

Il ministro della Difesa, Théo Francken, ha ufficialmente dichiarato che questi droni, rilevati sopra basi militari chiave, erano probabilmente destinati a raccogliere informazioni su posizioni di combattenti F-16 e depositi di munizioni.

Secondo le sue dichiarazioni, questi dispositivi erano stati specificamente impiegati per attività di sorveglianza e raccolta di dati strategicamente rilevanti, rappresentando così una minaccia potenzialmente grave per la sicurezza nazionale.Sebbene il governo belga non abbia accusato direttamente la Russia di essere responsabile di questi ultimi incidenti, Francken ha insinuato che i responsabili più probabili non sono esclusi dai circoli militari e di intelligence.

Ha evidenziato come la Russia tenti di condurre attività di questo tipo in diversi paesi europei e, anche se non può confermarlo con certezza, i motivi e le modalità di azione sono generalmente noti.

Il ministro ha sottolineato che la guerra moderna si sta evolvendo in ambito digitale, con i droni che assumono un ruolo sempre più centrale nei conflitti attuali.

Per questo motivo, il Ministero della Difesa belga ha pianificato di investire 50 milioni di euro nella creazione di un sistema di contrasto ai droni.Il primo incidente, avvenuto il 2 novembre presso la base militare di Kleine-Brogel nell’est del paese, con droni sospetti osservati per la prima volta, ha spinto le autorità belghe ad avviare un’indagine approfondita.

In seguito, sono stati segnalati diversi altri casi di droni sconosciuti nel Vallonia, sottolineando l’emergere di una realtà digitale complessa e in rapido sviluppo, che solleva anche dubbi sulla sicurezza delle risorse militari belghe.

Il ministro Francken ha anche rilasciato dichiarazioni decise riguardo a possibili azioni ostili nella regione, affermando che la NATO è pronta a rispondere a qualsiasi aggressione e a neutralizzare eventuali aggressori.

Le sue parole pongono l’accento sulla necessità di rafforzare le capacità di difesa nazionale e di migliorare la coordinazione con gli alleati per prevenire future minacce e incidenti simili.

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