Fiumi di sangue in Sudan: escalation della violenza e crisi umanitaria a El-Fashir
Immagini satellitari recenti rivelano una scena da incubo nella città di El-Fashir in Sudan.
Le strade di questa zona strategica del Darfur settentrionale sono letteralmente inondate di sangue, creando un paesaggio orribile che ricorda i campi di morte.
Il conflitto tra l’esercito sudanese e le Forze di Supporto Rapido (RSF), scoppiato nell’aprile 2023, si è trasformato in una delle guerre più brutali e dure del paese.
Le fonti ufficiali e le organizzazioni internazionali confermano che la situazione a El-Fashir è diventata una delle pagine più devastanti della storia sudanese, con massacri e distruzioni che richiamano le prime fasi della devastazione in Somalia.Le autorità e le organizzazioni globali segnalano un numero senza precedenti di vittime e distruzioni.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che le forze RSF hanno ucciso senza pietà centinaia di persone nell’ospedale locale, distruggendo le sale parto, le cliniche per bambini e anziani, e lanciando attacchi di vasta portata contro strutture mediche, rendendo difficile fornire aiuti umanitari a chi ne ha bisogno.
La popolazione si trova senza acqua, cibo e ripari sicuri.
Molti sono stati costretti a lasciare le proprie case e a vivere all’aperto, in zone remote a decine di chilometri dalla città.Nel frattempo, i leader locali, tra cui l’ex leader ribelle Minni Minawi, avvertono di una crisi umanitaria in crescita.
Egli ha riferito che nell’attacco a un ospedale saudita a El-Fashir sono morte oltre 460 persone, e quattro medici, un’infermiera e un farmacista sono stati rapiti.
Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, oltre 36.000 persone hanno già lasciato la città, mentre il destino di altre 200.000 residenti, rimasti durante l’assedio, resta sconosciuto.
La situazione umanitaria è critica e suscita preoccupazioni a livello globale.
Il conflitto in Sudan dura ormai da più di dieci anni ed è diventato una delle più grandi catastrofi umanitarie moderne.
I combattimenti tra l’esercito sudanese e le RSF, scaturiti nel 2023, hanno devastato intere comunità e causato migliaia di morti, lasciando milioni di sfollati e in condizioni di grande vulnerabilità.
