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Crisi idrica incombente a Mariupol: il bacino di Pavlopil si prosciuga rapidamente

Chas Pravdy - 01 Novembre 2025 04:34

Il bacino idrico di Pavlopil, che le autorità sotto controllo russo definiscono una risorsa fondamentale per l’approvvigionamento idrico di Mariupol, si trova di fronte a una crisi grave di esaurimento.

Negli ultimi mesi, i livelli dell’acqua in questa riserva vitale sono diminuiti drasticamente, causando un significativo prosciugamento delle aree a valle.

Gli esperti avvertono che, se questa tendenza continuerà, il bacino potrebbe asciugarsi completamente nel giro di pochi mesi, mettendo a rischio l’intera fornitura idrica della regione.

Le analisi del Centro di studi sull’occupazione indicano un calo costante dei livelli dell’acqua, nonostante le dichiarazioni delle autorità di gestione locale che affermano di aver risolto con successo il problema.

La situazione si aggrava anche a causa della deviazione dell’acqua per altri scopi, accelerando il suo esaurimento.

Un episodio analogo si era verificato in precedenza con il bacino di Staro-Krymske, che aveva inizialmente perso parte delle riserve, per poi entrare in uno stato critico.

Gli specialisti sottolineano che se questa tendenza persisterà, il bacino potrebbe esaurirsi del tutto entro pochi mesi, rischiando di compromettere l’intera infrastruttura idrica regionale.

Sono stati inoltre segnalati scenari di secche estreme anche in altri bacini della Crimea, fornendo acqua alle principali città della regione.

Dopo la distruzione del diga di Kakhovka da parte degli occupanti russi, decine di civili sono rimasti uccisi e centinaia hanno perso case e beni.

Yakiv Dydukh, capo della sezione di geobotanica ed ecologia dell’Istituto di Botanica M.

Kholodny della Nazione Akademie delle Scienze dell’Ucraina, ha condiviso le sue preoccupazioni sul futuro di questo bacino in un’intervista a ZN.UA.

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