Attacco nemico nella regione di Dnipropetrovsk: vittime, distruzioni e scontri in corso
Nella sera del 1° novembre, le forze russe hanno lanciato un attacco massiccio con missili e droni sulla regione di Dnipropetrovsk, nel distretto di Samara.
Secondo Vladislav Gaiwanenko, responsabile ad interim dell’Amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, questo violento attacco ha provocato la morte di un civile.
Altre sette persone sono rimaste ferite di diversa gravità, alcune in condizioni critiche, e sono state trasportate urgentemente in strutture mediche per ricevere cure.
Dopo l’attacco, un negozio è stato avvolto dalle fiamme, e sette abitazioni sono state gravemente danneggiate, lasciando senza riparo i loro occupanti.
Le squadre di emergenza e i vigili del fuoco stanno attualmente lavorando per estinguere gli incendi e valutare i danni causati dagli attacchi missilistici.
Nella notte, la situazione si è aggravata ulteriormente con un’offensiva massiccia di droni kamikaze, che le difese ucraine sono riuscite a intercettare abbattendo 23 di questi dispositivi.
Durante il giorno, le truppe di occupazione russe hanno impiegato droni FPV per condurre nuovi attacchi, in particolare sulla città di Marganets.
A seguito di questi attacchi, un uomo di 58 anni ha riportato ferite mortali ed è morto in ospedale.
Alcuni giorni prima, una infrastruttura nella città di Dnipro era già stata danneggiata da un attacco missilistico russo, accrescendo i danni e le tensioni nella regione.