Attacco di droni russi: oltre 200 UAV intercettati dalla difesa aerea ucraina
Nella notte del 1° novembre, le forze russe hanno sferrato un attacco aereo di ampiezza considerevole contro il territorio ucraino, inviando oltre duecento droni di vari modelli.
Secondo quanto riportato dalle forze aeree ucraine, il nemico ha utilizzato in totale 223 UAV d’attacco, con i più comuni modelli Shahed e Heron, insieme ad altri tipi di droni.
L’attacco è iniziato intorno alle 18:30 del 31 ottobre e è proseguito fino alle prime ore del giorno successivo, colpendo aree come Kursk, Mëlerovo, Bryansk, Orel e Primosko-Akhtarsk in Russia, oltre a Gvardeyskoe nella Crimea temporaneamente occupata.
Di tutti i droni lanciati, circa 140 erano riconducibili alla categoria dei “kamikaze” o “Shahids”.
La portata di questa offensiva è stata diffusa tramite Telegram dalle forze aeree ucraine.
La difesa ucraina ha risposto impiegando aerei militari, sistemi missilistici antiaerei, unità di guerra elettronica, sistemi di intercettazione di droni e gruppi di fuoco mobili.
Alle 9:30 del mattino del 1 novembre, la difesa aerea ucraina era riuscita a abbattere o neutralizzare 206 UAV nemici di vari modelli.
Sono stati registrati 17 impatti di droni in sette diverse località, testimonianza dell’elevata attività nemica e della solidità della resistenza ucraina.
