La Russia utilizza missili con capacità nucleare nella guerra in Ucraina: conferma ufficiale e nuove minacce
Dopo anni di conflitto e bombardamenti incessanti, la Russia continua a impiegare arsenali missilistici contro l’Ucraina.
Negli ultimi mesi, è stato confermato l’uso del missile da crociera russo 9М729, che possiede la potenzialità di trasportare testate nucleari o convenzionali.
Questa rappresenta la prima conferma ufficiale da parte di diplomatici e militari ucraini che il missile è stato impiegato in combattimento a partire da agosto, con almeno 23 lanci registrati in questo periodo.
Kiev sottolinea che questa minaccia non riguarda solo l’Ucraina, ma tutta la regione europea.
Secondo gli esperti, la portata di questo missile raggiunge i 2500 km e il suo impiego viola trattati internazionali come il Trattato sulle Forze Nucleari a Raggio Intermedio (INF), dal quale gli Stati Uniti si sono ritirati nel 2019.
Funzionari di alto livello affermano che la Russia testa e utilizza attivamente questa arma per dimostrare la propria potenza militare e aprire nuove opzioni tattiche per colpire l’interno dell’Ucraina partendo dal proprio territorio.
Immagini di frammenti di missile dai raid di luglio e ottobre 2023 confermano che si tratta del 9М729.
Gli esperti evidenziano che il dispiegamento di tali missili può complicare significativamente la difesa aerea ucraina, dato che le loro traiettorie sono difficili da intercettare.
Negli ultimi mesi, le forze armate ucraine hanno registrato numerosi lanci, alimentando timori di escalation del conflitto e di uso più ampio di queste armi.
Nonostante la pressione internazionale e gli accordi, Mosca continua ad espandere il suo arsenale missilistico, minacciando nuovi test e dispiegamenti.
La guerra in Ucraina si è trasformata in un terreno di prova per nuove strategie e armamenti, con implicazioni di vasta portata per la sicurezza globale.
