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Sospetto di giustificazione dell’aggressione russa: il metropolita Arseniy nuovamente arrestato dopo il rilascio

Chas Pravdy - 30 Ottobre 2025 01:47

Un colpo di scena inatteso nel caso del responsabile della Santa Montagna Lavra della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita Arseniy, recentemente rilasciato su cauzione, si è tradotto con il suo nuovo arresto.

È stato rilasciato dopo aver versato una cauzione di 1,5 milioni di hryvnia, ma il giorno successivo è stato nuovamente fermato dalle autorità di sicurezza ucraine (SBU).

Questo episodio si è verificato mentre il clero stava lasciando l’istituto di detenzione, e il suo arresto è stato motivato da sospetti che potesse tentare di fuggire per evitare responsabilità penali.

Secondo fonti ufficiali, dall’arresto in poi, Arseniy è stato trattenuto presso la sezione investigativa della SBU nelle regioni di Donetsk e Luhansk, prima di essere trasferito in un ospedale di Dnipro per una valutazione medica.

Un cardiologo che lo ha esaminato ha concluso che non era necessario ricovero ospedaliero, tuttavia è stato successivamente messo in una cella di isolamento.

Le procedure investigative sono ancora in corso, e l’udienza presso il tribunale per decidere le misure cautelari nei suoi confronti non si è ancora svolta.

Ricordiamo che ad aprile 2024 erano state formulate accuse più gravi, tra cui la giustificazione dell’aggressione russa (articolo 436-2 del Codice Penale Ucraino), e una richiesta di custodia cautelare è stata presentata contro di lui.

È anche noto che in un video, pubblicato sul sito della lavra e su un canale Telegram, ha confermato di aver condiviso informazioni sulla posizione delle forze armate, il che potrebbe portarlo a una condanna fino a otto anni di carcere.

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