Fuga di massa dei giovani ucraini dopo l’allentamento delle regole di uscita
Negli ultimi due mesi, l’Ucraina ha assistito a una fuga preoccupante di quasi 100.000 giovani uomini in età militare, dopo che il governo, guidato dal presidente Volodymyr Zelensky, ha deciso di allentare le rigide normative inizialmente introdotte per garantire la presenza di personale militare sufficiente.
Queste restrizioni, pensate per rafforzare le forze armate, sono state modificate per permettere ai giovani di età compresa tra 18 e 22 anni di lasciare il paese con maggiore facilità.
Di conseguenza, migliaia di ragazzi hanno cercato di fuggire all’estero, specialmente verso Polonia e Germania, sia per evitare la mobilitazione che per cercare migliori condizioni di vita.
Secondo le autorità di frontiera polacche, da fine agosto oltre 99.000 giovani ucraini di questa fascia di età hanno attraversato il confine, un numero molto superiore alle consuete migrazioni di questa categoria.
In Germania, il numero di arrivi settimanali di giovani ucraini è passato da 19 a oltre 1.000 a metà settembre, raggiungendo tra 1.400 e 1.800 a settimana a ottobre.
Questa tendenza ha sollevato preoccupazioni sulla capacità di difesa futura dell’Ucraina, dato che la fuga di giovani si traduce in una riduzione delle risorse umane fondamentali per la resistenza contro l’invasione russa.
La giornalista Valentina Klimus analizza gli impatti strategici di questa massiccia migrazione e sottolinea la necessità di trovare un equilibrio tra diritti umani e sicurezza nazionale.