Putin diffonde disinformazione: presunti accerchiamenti falsi sul fronte e il loro impatto psicologico
                                                In una nuova ondata di operazioni di disinformazione, il presidente russo Vladimir Putin continua a manipolare l’opinione pubblica e la comunità internazionale inventando storie su presunti accerchiamenti delle forze ucraine in regioni chiave del Donbass.
Secondo le sue dichiarazioni, le unità ucraine sarebbero racchiuse in città come Pokrovsk e Kupiansk, affermazioni che le autorità ucraine hanno prontamente smentito, definendole fake news propagandistiche mirate a seminare il panico.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha già respinto tali rapporti, qualificandoli come bufale create dalla propaganda per destabilizzare la situazione e manipolare l’opinione pubblica.
Nel frattempo, mappe indipendenti e risorse di monitoraggio non segnalano alcuna prova dei cosiddetti ‘calderoni’ — accerchiamenti operativi delle truppe ucraine.
Tuttavia, gli strumenti di propaganda del Kremlin sfruttano questi messaggi per creare un’illusione di impotenza in Ucraina, alimentare il panico tra la popolazione e aumentare la pressione psicologica sul fronte.
La posizione ufficiale del governo ucraino rimane invariata: le capacità militari dell’Ucraina sono intatte, e nessun dato verificabile supporta affermazioni di questo genere.
La campagna di disinformazione del Kremlin mira sia al pubblico interno che internazionale, rafforzando la narrativa russa e distraendo l’attenzione dalla reale situazione sul campo di battaglia.
