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Ucraina e Croazia rafforzano la cooperazione militare con iniziative di produzione congiunta: firma del protocollo di intenti per consolidare la partnership difensiva

Chas Pravdy - 28 Ottobre 2025 00:34

Un evento di grande rilevanza nell’ambito della collaborazione militare tra Ucraina e Croazia si è svolto a Kyiv, dove è stato ufficialmente sottoscritto un protocollo di intenti volto ad approfondire e ampliare la cooperazione nell’industria della difesa tra le due nazioni.

Il ministro della Difesa ucraino, Denys Shmyhal, ha annunciato che l’accordo prevede la creazione di catene di produzione congiunte di armi e attrezzature militari, oltre a organizzare un forum industriale congiunto di produttori dall’inizio del prossimo anno.

Questo passo rappresenta un progresso importante nel rafforzamento delle capacità difensive dell’Ucraina, specialmente considerando l’ampio supporto militare già fornito dalla Croazia sotto forma di 13 pacchetti di assistenza, per un valore superiore a 200 milioni di euro.

Il quattordicesimo pacchetto di aiuti è previsto a breve, mentre il quindicesimo dovrebbe arrivare entro la fine di quest’anno.

Durante l’incontro si è inoltre discusso della partecipazione della Croazia al meccanismo SAFE e del suo interesse a entrare nell’iniziativa PURL, oltre alle potenzialità di collaborazione nella produzione di droni FPV.

Shmyhal ha sottolineato il ruolo attivo della Croazia nella coalizione contro le mine, citando come esempio che l’azienda croata DOK-ING ha già consegnato 69 veicoli antimine all’Ucraina e ha avviato la produzione di pezzi di ricambio nel nostro paese.

Il ministro ha evidenziato l’importanza di potenziare il complesso industriale della difesa ucraina, condividendo dati e prospettive future per rafforzare la sicurezza nazionale di fronte alle attuali sfide globali.

Va inoltre ricordato che il parlamento croato ha approvato la reintroduzione della formazione militare di base obbligatoria, che durerà due mesi, con i primi arruolamenti previsti entro la fine di quest’anno e l’inizio del servizio attivo nel 2026.

Questa decisione dimostra l’impegno della Croazia nel rafforzare le proprie capacità di difesa in risposta ai mutamenti dello scenario di sicurezza.

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