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Il primo ministro israeliano Netanyahu non ha concordato con Trump sul ritorno agli attacchi contro Hamas, scatenando tensioni diplomatiche

Chas Pravdy - 28 Ottobre 2025 21:14

Secondo fonti come Axios, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non ha coordinato con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump la decisione di intensificare le operazioni militari contro Hamas nella Striscia di Gaza.

Inizialmente, Netanyahu aveva pianificato di lanciare un attacco di fatto come risposta alle provocazioni recenti, ma successivamente ha cambiato posizione.

Le fonti rivelano che, anche prima dell’incidente a Rafah, Netanyahu cercava di contattare Trump, che era in tournée in Asia, per ottenere il suo sostegno e il via libera per un’operazione militare.

Il 28 ottobre, Israele ha inviato al Pentagono e alla CIA dei video che dimostravano che le operazioni di ricerca dei corpi degli ostaggi erano state inscenate e che Hamas stava violando gli accordi.

In risposta, funzionari statunitensi hanno affermato che queste prove non rappresentavano una grave violazione dell’accordo di cessate il fuoco e hanno invitato Israele a astenersi da misure radicali che potrebbero compromettere il processo di pace.

Dopo questa tensione diplomatica, Netanyahu ha convocato una riunione urgente con le forze armate, ma secondo fonti, questa si è conclusa senza decisioni concrete e si è concentrata sulla necessità di coordinarsi con gli Stati Uniti.

Tuttavia, gli eventi a Rafah sembrano aver modificato i suoi piani.

Netanyahu ha annunciato senza consultazione preliminare con Trump il ripristino degli attacchi a Gaza, motivato dagli scontri recenti tra miliziani di Hamas a Rafah.

La sera del 28 ottobre, Netanyahu ha dichiarato ufficialmente che Israele avrebbe ripreso i bombardamenti dopo gli attacchi e gli scontri dai tunnel sotterranei nella zona di Rafah.

Sebbene il territorio rimanga sotto controllo israeliano, i combattenti di Hamas sono ancora attivi in alcune zone, utilizzando armi anticarro e aprendo il fuoco contro le forze israeliane.

La risposta israeliana è stata immediata: attacchi aerei e Hamas ha annunciato la sospensione temporanea del trasferimento dei corpi degli ostaggi uccisi.

La settimana precedente, entrambe le parti si sono accusate di aver violato gli accordi mediati dagli Stati Uniti e da attori regionali.

A Washington alcuni esponenti hanno espresso preoccupazioni non pubbliche sul fatto che Netanyahu potrebbe abbandonare un accordo di pace, il che aumenterebbe le tensioni e renderebbe più difficile gli sforzi per stabilizzare la regione.

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