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Lukoil in tempi difficili: vendita di attività estere in risposta alle nuove sanzioni statunitensi

Chas Pravdy - 27 Ottobre 2025 21:39

Il gigante petrolifero russo Lukoil ha comunicato la sua intenzione di vendere rapidamente i propri asset internazionali a seguito delle recenti sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dal Regno Unito.

Questa decisione si inserisce in un contesto di restrizioni introdotte nell’ottobre 2023, mirate a limitare le operazioni dell’azienda all’estero, in particolare negli USA.

Secondo fonti ufficiali, la vendita degli asset sarà effettuata nel rispetto di una licenza rilasciata dall’Ufficio per il Controllo dei Beni Stranieri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, che garantisce una cornice legale per tali operazioni.

Lukoil ha confermato di aver già ricevuto proposte da potenziali acquirenti e di essere in fase di valutazione, anche se non sono stati divulgati dettagli specifici su quantità o prezzi.

Nel caso in cui la licenza scadesse, l’azienda prevede di richiederne un’estensione per garantire la continuità delle attività all’estero.

Questa decisione è una risposta alla crescente pressione della politica sanzionatoria americana, che ha ampliato le restrizioni alla fine di ottobre.

Dopo due giorni dall’applicazione delle sanzioni, la capitalizzazione di mercato di Lukoil e di Rosneft è diminuita di oltre cinque miliardi di dollari, riducendo significativamente il loro valore azionario e creando preoccupazione tra gli investitori.

Gli analisti avvertono che tali sanzioni renderanno molto più complicata l’attività delle aziende, poiché le banche e i partner commerciali temono di incorrere in sanzioni secondarie, rischiando di interrompere le operazioni di trading a Dubai e di compromettere gli approvvigionamenti di petrolio all’India.

Questi sviluppi sono destinati ad aggravare le difficoltà finanziarie delle principali compagnie petrolifere russe, già duramente colpite da un calo degli utili nel primo semestre del 2025.

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